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Intervista a Domenico Marrone
Positano. Domenico Marrone ha sciolto le riserve ed ha annunciato la sua candidatura alle elezioni comunali della prossima primavera. Marrone, 50 anni, imprenditore, iscritto ai Ds, prima assessore, poi sindaco, dal 1996 al 2000, era capogruppo di opposizione con l’amministrazione di Ottavio Fusco.
“Con il mio gruppo abbiamo deciso di rimetterci in gioco partecipando a questa campagna elettorale anche sulla spinta delle richieste dei nostri elettori – dice Marrone -, che erano la metà del paese...”
- La vostra lista sarà una lista di centro-sinistra o una civica?
“La nostra è sempre stata una lista trasversale, una compagine aperta a tutte le aree politiche. L’unica condizione è che deve essere aperta alla gente che ha voglia di lavorare per il paese in modo disinteressato. Il paese ha bisogno di riprendersi da un ritorno al passato, ed è quello che vogliamo fare.”
- Lei è stato l’unico sindaco da quindici anni a questa parte ad aver completato tutto il suo mandato a Positano, un paese contrassegnato in passato dai commissariamenti in passato e che purtroppo sta rivivendo questa situazione di vuoto di rappresentanza popolare di nuovo per motivi che la popolazione non ha completamente accettato, questo dovrebbe farla partire come favorito alle prossime elezioni..
“Non mi sento di affrontare una campagna elettorale facile, sono sicuro che sarà difficile..anche se ci fossero delle condizioni favorevoli noi lavoreremo alla campagna elettorale puntando sulla gente..abbiamo già iniziato a fare incontri con i cittadini, il nostro obiettivo è fare un movimento popolare con un grande impegno per portare una svolta a questa città..una città che dovrebbe fare da guida alle altre amministrazioni della Costiera per il suo prestigio e che invece si è vista arrivare alle condizioni che tutti possono constatare.”
- Sembra che Fusco abbia fatto anche un appello a voi, non potevate salvare l’amministrazione?
“Non è certo compito delle opposizioni salvare l’amministrazione soprattutto se non ve ne erano assolutamente le condizioni. Fusco ha governato in maniera autoritaria senza spazi per la vita democratica e questo glielo hanno detto anche i suoi stessi uomini, gli stessi che poi lo hanno sfiduciato. I suoi stessi uomini non hanno creduto in lui, come potevamo noi dell’opposizione sostenere un’amministrazione che non ha fatto altro che danni? Il nostro è un giudizio fortemente critico verso questa ammistrazione e non potrebbe essere altrimenti, sono i fatti che parlano da soli..”
- Quali saranno le vostre priorità?
“Al primo posto vogliamo porre il recupero della vivibilità attraverso una politica che contenga il turismo del mordi e fuggi. Sono molte le scelte non condivisibili, per esempio il molo, dove i lavori non sono ancora iniziati e ci troveremo con un’estate terribile da affrontare da questo punto di vista, con i lavori in corso, questi sono i risultati di una cattiva gestione della cosa. Poi vogliamo ridare un paese dove vengato garantite delle condizioni migliori di vita ai cittadini e farli partecipare alla vita pubblica, vogliamo stringere un patto con la città.”
M.d.r.
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