DIECI MILIARDI PER I P.I.R. COSTIERA AMALFITANA POCO TEMPO PER I BANDI
Entro il 27 gennaio si devono presentare le manifestazioni di interesse. Mentre nel resto della Costiera Amalfitana fervono gli incontri, Positano tenuta fuori dalle riunioni
DIECI MILIARDI PER I P.I.R. COSTIERA AMALFITANA POCO TEMPO PER I BANDI
Amalfi. Al via la terza fase dei Pir. I sei ambiti salernitani individuati sono pronti a partecipare al bando della Regione Campania. In questi giorni si sono susseguite riunioni fra Amalfi, Conca e Praiano, per il primo ambito, quello della Costiera Amalfitana, ma non a Positano, dove molti sono all’oscuro di quello che succede, forse colpa anche della mancanza di un’amministrazione che possa pensare a tutti gli aspetti della vita socio-economica che potrebbe coinvolgere la comunità locale. Comunque l’attività che stanno svolgendo i tecnici, dove si stanno svolgendo gli incontri, è in fase avanzata perché entro il 27 gennaio devono essere presentate le manifestazioni di interesse a Cetara.
“Cetara è il comune capofila – spiega Rosario Dipino -, per quanto riguarda Positano stiamo facendo degli incontri a Praiano dove c’è stata data la disponibilità anche per chi è interessato a Positano, comunque abbiamo allestito un sito internet con tutte le misure disponibili, è importante che si faccia la manifestazione di interesse per poter accedere ai finanziamenti, prevalentemente per le zone rurale, da nuovi impianti alla trasformazione in case-vacanza, vi sono varie opportunità.”
I Progetti rurali integrati sono in fase avanzata ed accelerata, in soli tre mesi sono stati individuati i soggetti responsabili dei sei ambiti e i relativi comitati tecnici sono stati presentati a palazzo San Agostino, sede della provincia di Salerno, dal presidente dell’ente, Angelo Villani e dall’assessore all’Agricoltura, Corrado Martinangelo. “Operativamente - afferma Martinangelo - si avvia la terza fase. I progetti devono essere presentati entro il 21 febbraio alla Regione. Uno dei dati positivi di questa esperienza è che si è creata di fatto una collaborazione fra pubblico e privato che prima in agricoltura era sconosciuta”.
Ciononostante non è stata fatta una sufficiente attività di informazione preventiva, sono troppi stretti i tempi per organizzare, per esempio, dei consorzi. Infatti, uno dei modi per poter accedere ai finanziamenti, avendo maggiori punteggi, è proprio l’idea del consorzio, o comunque di un accordo di carattere legale, associazione o altro, che porterebbe ad unire le forze nello spirito della legge, ma anche ad avere una proprietà più estesa visto che il difetto principale dell’agricoltura della Costiera Amalfitana è proprio l’eccessiva parcellizzazione. Considerata la mentalità contadina è difficile convincere tali imprenditori ad arrivare subito ad un consorzio, l’idea deve essere valutata e maturata con attenzione da questi, valutare le opportunità, vagliare eventuali progetti. Insomma, al di là della bontà dell’iniziativa, solo chi è già addentro alla cosa, e neanche i tecnici, salvo gli specializzati, tipo gli agronomi che seguono le pratiche di finanziamenti, rarissimi in Costiera Amalfitana, sanno cosa fare. Per molti sarà un’opportunità, ma per tanti altri l’ennesima occasione sprecata.
M.d.r.
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