Ridimensionamento del plesso ospedaliero di Castiglione.
Il pronto soccorso attivo della Costiera Amalfitana non si deve toccare, i cittadini della Costiera sono pronti a scendere in campo contro il Piano Sanitario Regionale che ridimensiona il plesso ospedaliero di Castiglione, la frazione di Ravello dove si trova la struttura. Che Castiglione non si tocca è la parola d’ordine che è stata più volte ripetuta nel corso dell’incontro che si è tenuto, ieri mattina, nella sala convegni “Francesco Amodio” della struttura sanitaria di Castiglione. Una tavola rotonda alla quale erano stati invitati a partecipare anche i capogruppo regionali. Un invito che, però, non è stato onorato. “I miei colleghi forse preferiscono la Costiera solo per le vacanze” ha sottolineato ironico il consigliere di An Salvatore Gagliano che, con Pasquale D’Acunzi, erano gli unici esponenti di Palazzo Santa Lucia presenti in aula. Eppure il tema era ed è molto sentito dai cittadini della Divina. I quali, ancora una volta, hanno ribadito che qualora non venisse ritoccato il Piano ospedaliero regionale, in cui è previsto un depotenziamento del nosocomio del comprensorio, saranno pronti a scendere in piazza. “Lo abbiamo già fatto in passato – hanno rimarcato Andrea Cretella, presidente del tribunale dei diritti del malato, e Gennaro Di Lieto, dell’Associazione rinascita amalfitana – e non ci tireremo certo indietro. Siamo pronti a difendere i nostri diritti con i denti se sarà necessario”. I residenti della Divina, quindi, sono pronti a manifestare il loro dissenso ove non venisse modificato il Piano che dovrà essere discusso in Consiglio, non prima di quattro o cinque mesi, dalla Giunta che uscirà vincitrice dalle elezioni.. E lo faranno accanto a qualsiasi forza politica, di destra o di sinistra. Perché dall’incontro è emerso, a chiare lettere, l’invito a non speculare sulla salute dei malati, per fini elettorali, ma di remare tutti assieme per un unico obiettivo. Che è, appunto, quello di salvaguardare un sistema sanitario che, finalmente, dopo anni di buio pesto, funziona a dovere. Come ha evidenziato Giovanna Abate, coordinatrice del Plesso “Italia Giordano”: “mentre parliamo sono in corso due interventi operatori e tutti noi ci stiamo impegnando per completare il percorso del territorio nell’ospedale”. Ospedale che, anzi, dovrebbe crescere e ambire a traguardi sempre più prestigiosi, come la qualifica di Pronto soccorso attivo. E’ l’auspicio di Franco Lanzieri, consigliere comunale di Ravello, il quale ha messo pure in risalto che una “struttura sanitaria efficiente e all’avanguardia, come quella attuale, sia anche indispensabile per il turismo”. Invece alcuni “tecnici” vorrebbero far fare un passo indietro e distruggere il lavoro fatto in questi anni. “Non è possibile che si voglia risparmiare qualche euro – ha evidenziato Gagliano – solo per consentire di sperperare milioni nelle Asl del napoletano”. Un concetto ribadito anche Pasquale D’Acunzi che ha rimarcato la necessità di creare alleanze per “procedere tutti verso una unica meta”. E anche il manager Raffale Ferraioli ha puntato il dito nei confronti del “napolicentrismo”. “Una lobbie napoletana – ha precisato - tenta di sottrarre posti letto alla provincia di Salerno per mantenerli a Napoli. E, in quest’ottica, sono eclatanti gli esempi del previsto depotenziamento degli ospedali di Sarno e Pagani”.
Soluzioni che hanno spessore politico ma danneggiano i cittadini più esposti e cioè quelli delle zone periferiche, come la Costiera Amalfitana, con l’aggravante che questa è una zona turistica che dovrebbe essere tutelata maggiormente.
M.C.
|