Satira1/Non faremo niente ma lo faremo bene.
Satira1/Non faremo niente ma lo faremo bene.
Perché no? Un po' di satira non guasta mai! Ricordate il partito nientista, uno sketch della trasmissione "L'ottavo nano" andato in onda qualche anno fa? Lo spot elettorale del suddetto partito era "non faremo niente ma lo faremo bene". Basterebbe questo per un paese come Positano che negli anni ha visto fare passi da gigante..all'indietro. E' vero, criticare è poco
costruttivo, bisognerebbe essere piuttosto propositivi, ma questa non è una critica. Quante proposte, quanti buoni propositi sono andati in porto? Bhè, a pensarci tutti, tutti sul "porto" di Positano spazzati via dal mare. Tutti pronti a "scendere in campo", una terminologia ed una pratica che ha coinvolto ormai tutti, una moda, un asservimento alle strategie comunicative. Scendere in campo e sacrificarsi ad interessi più grandi di
noi, ad interessi particolari, di pochi. La coscienza di una società è data dalla critica dei suoi partecipanti, mettendo sempre in discussione l'operato delle autorità, e queste dovrebbero provare la loro legittimità, in caso contrario esse sono illegittime. Cosa c'entra tutto ciò con Positano? Tutti, bene o male, conoscono bene il funzionamento di determinati giochi politici,
eppure si continua inesorabilmente, creando completo disinteresse tra la società. In molti credono che per fare qualcosa bisogna "fare una lista[.] mettere la propria faccia sul muro.. collaborare attivamente con chi CON
ONESTA' cerca di costruire il futuro a Positano..."(messaggio guestbook - Il
Vecchio Saggio). Molto facile a parole, ma chi scrive probabilmente non sa che qualcuno ci ha provato. Non c'è ombra di dubbio che c'è chi "con onestà" cerca di costruire il futuro di Positano. Ma i risultati sono evidenti a tutti, e l'onestà c'entra ben poco, è infatti una virtù non assoluta, bensì
relativa. Non metto in dubbio l'onestà di chi si impegna, piuttosto la possibilità di riuscirci. Ora il punto è capire, perché ci si candida?
Perché chi ha buone intenzioni non riesce? Domande retoriche certamente, ma
sfuggono troppo spesso. Se ciò venisse percepito nel suo vero significato dubito che si andrebbe a votare alle prossime elezioni. Nessuno, in nessun
posto può essere capace di rappresentare e fare gli interessi di un gruppo vasto di persone. Questo è un fallimento che si fa fatica a riconoscere.
Ciò che si creato è nient'altro che un "caos regolamentato". Probabilmente non voterò, se qualcuno si presentasse con lo spot " non faremo niente ma lo faremo bene" potrei prendere in considerazione la possibilità di farlo!!!
Vincenzo D' Urso
|