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COMUNICATO CONTRAFFAZIONE
100 mln i prodotti pirata fermati ai confini europei di cui 12 mln sono giocattoli per bambini. Lo rileva la Commissione Ue
09/02/2005 - Nel 2003 il numero di prodotti contraffatti e pirata fermati ai confini dell’Unione sono aumentati del 9% rispetto all’anno precedente. Lo rilevano le statistiche pubblicate, in questi giorni, dalla Commissione europea, le quali evidenziano come il maggior incremento di articoli sequestrati rispetto al 2002 riguardi proprio giocattoli per bambini.
In termini assoluti, i dati della Commissione, rilevano che, nel 2003, sono cento milioni gli articoli sequestrati presso le dogane dei Paesi membri, in confronto agli 85 milioni del 2002, per un valore stimato di un miliardo di euro. 12 milioni di beni intercettati sono giocattoli per bambini, per i quali è stato registrato un aumento del 996% rispetto al 2002.
Per quanto concerne medicinali, generi alimentari, alcool e altre bevande, si calcola una percentuale del 77% in più. Il viagra contraffatto è stato trovato frequentemente nei mezzi per il trasporto di merci e nella posta.
Percentuali alte sono state rilevate anche per cosmetici e profumi continuano a essere scelte molto popolari tra i contraffattori, così come cd, dvd e cassette, mentre la falsificazione di beni di lusso è diventata più marginale, i trafficanti rivolgono sempre di più la loro attenzione a prodotti di largo consumo. L’abbigliamento rappresenta solo il 4% degli articoli contraffatti, con una flessione nel 2002 del 58%, mentre orologi e gioielli costituiscono meno dell’1% del totale del mercato delle copie.
“La contraffazione e la pirateria riguardano sempre di più giochi per bambini, medicine, prodotti alimentari e questo costituisce un reale pericolo per i consumatori - ha spiegato in una nota Lazlo Kovacs, commissario per la fiscalità e l’unione doganale - Le autorità doganali degli Stati membri stanno già lavorando duramente per combattere questo problema, ma dobbiamo intraprendere molte più azioni concrete se vogliamo proteggere noi stessi e il mondo da questa minaccia alla sicurezza e all’economia”.
Michele De Lucia di Giorgio
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