BLACK NON SI CANDIDA. E’ CORSA A TRE
"17/02/2005" Positano. Black non si candida, è corsa a tre. I giochi si sono chiariti e sono tre i concorrenti al posto di sindaco di Positano, Michele De Lucia, Domenico Marrone e Nino Taglialatela, in ordine alfabetico, per non dare adito a qualsiasi tipo di insinuazione di parteggiamento..
Il linguaggio giornalistico, si sa, ha vari modalità e target, quello di internet è un linguaggio slegato da rigide regole accademiche ed è in continua evoluzione.
Il, cosìdetto, listone, non si è fatto e De Lucia e Taglialatela rimangono a capeggiare le rispettive liste.
“Il nostro gruppo non ha mai avanzato l’ipotesi di listoni – dice Nino Taglialatela -, la proposta di unire le liste è venuta da parte loro ma con richieste inaccettabili. Noi stiamo costruendo un bel gruppo e credo che avremmo discrete possibilità di successo. Il gruppo è affiatato, si basa su ideali e competenze. Vogliamo stare vicino alla gente.”
“Sono contento anche io che si siano chiarite le cose – dice Beniamino D’Urso, candidato con Michele De Lucia -, ora ognuno farà la sua strada e troverà la lista migliore, spero solo che la campagna elettorale si mantenga su toni pacati.”
“Si sentono dire tante cose – dice Pierino Cinque, candidato con Taglialatela -, ma non abbiamo mai voluto l’accordo con loro, nasciamo su presupposti diversi. Poi credo che non si da lo stesso spazio a tutte le liste.”
Ma perché non si è candidato il Black? La voce più accreditata è che il Black voleva scendere in campo solo se vi fosse stata un’unione tra le liste, alcuni dicono che la famiglia lo avrebbe frenato, altri ancora che ci sarebbero stati dei veti. “Di voci ce ne sono tante – dice Salvatore Russo -, ma non intendo mettermi in una guerriglia, voglio la pacificazione nell’interesse del paese. A queste condizioni potevo pensarci.”
Dunque sembra che la cosa si sia chiarita, anche nell’interesse della cittadinanza. Che tutti possano avere le stesse possbilità è indubbio. Anche a voler ritenere Marrone favorito, bisogna ricordare che lo era anche cinque anni fa. Il problema non è poi, tanto, chi riesce a vincere, ma come.
Se la vittoria viene basata su puri e semplici accordi elettorali, che pure ci sono in tutte le liste, questo sarebbe stato deleterio per il paese.
Marrone ha avuto il vantaggio di lavorare per mesi alla formazione di una lista, di venire da un mandato da sindaco che completò il suo corso e di essere all’opposizione della maggioranza uscente, gli altri, e si fa riferimento alla maggioranza uscente come a rigor di logica si dovrebbe, sono stati alle prese prima con problemi interni, vedi la decisione di non candidare il sindaco uscente Ottavio Fusco per Michele De Lucia, poi di coalizione, puntando sul nome di Salvatore Russo, il Black, uscito ora di scena. Taglialatela è stato l’ultimo nome a scendere in campo, ma comunque ha lavorato ad un gruppo di giovani, che fa riferimento ai dissidenti, cioè agli ex consiglieri che hanno contestato la gestione amministrativa di Fusco. Ora tutti e tre sono in grado di presentare una propria lista ed avere i numeri per giocarsi la partita per la poltrona a sindaco. Per avere un chiarimento maggiore bisogna aspettare il 4 marzo alle 12 quando le liste verranno presentate ufficialmente con i nomi e congnomi dei volenterosi che, al di là delle legittime critiche, ed anche illazioni, che sono lo scotto che si paga per chi si pone al pubblico, saranno le persone che dovranno gestire il paese e lavorare per farlo sollevare dal baratro in cui è comunque stato almeno negli ultimi mesi.
Michele Cinque
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