Programmi elettorali a confronto.
Simili o diversi? Poco importa, ciò che conterà sarà la capacità di realizzare almeno una parte del programma. Leggendo i programmi elettorali delle due coalizioni si possono notare facilmente – d’altronde del tutto naturale – molti punti in comune. Nei contenuti i due programmi presentano in modo schematico gli interventi che verranno adottati nel caso di una vittoria elettorale. Certo è che dai programmi non si possono ricavare certezze e modi di realizzazione, ma solo l’impegno che entrambi i candidati sindaci esprimono nelle loro motivazioni alla candidatura. Entrambi i programmi sono una panoramica di problematiche da risolvere e nuovi interventi strutturali e non per un rilancio-sviluppo di Positano. Scritti in “politichese” e schematizzati in punti, nella forma un programma più da impatto quello della lista “amiamo Positano”, che differentemente da quello della lista “liberi e uniti”, va oltre la schematizzazioni in punti ed offre anche qualche spiegazione prefazionale e sui modi di realizzazione. Molto schematico invece il programma della colazione Marrone. Contenuti simili quindi, ma programmi stilati adottando forme diverse. Entriamo nei dettagli. Nella lettera di presentazione entrambe le coalizioni esprimono il loro desiderio di lavorare “con” e “per” i cittadini di Positano per il bene di tutti. Un richiamo alla precedente esperienza amministrativa per la lista “liberi e uniti”, la volontà di “unire forze moderate e popolari” per la lista “amiamo Positano”, dove dovrebbero essere comprese anche forze “radicali”?. Da notare i punti scelti per l’inizio della presentazione dei programma: “POLITICHE SOCIALI E SOSTEGNO ALLE FASCE DEBOLI” per la lista Russo , “IL TURISMO” invece per la lista Marrone. I programmi non sono stilati secondo priorità, ma sicuramente tenendo presente le strategie comunicative da sempre esistenti nella politica, quindi non una scelta casuale. Il programma della coalizione Russo ha sicuramente un impatto, come dire, più “popolare”. La lista Marrone gioca la sua prima carta sul Turismo e il ruolo di Positano nel mondo, nonché la necessità di un “miglioramento della vivibilità dei cittadini che lo abitano, con quello dell’accoglienza dei turisti che lo visitano”. Una differenza questa da non sottovalutare, una differenza che prosegue ai punti successivi. Al punto secondo del programma “liberi uniti” troviamo un altro grande cavallo di battaglia della storia di Positano, “la moda”, mentre il programma “amiamo Positano” accenna appena ad un “nuovo slancio al settore della moda” solo alla penultima pagina. Al terzo punto si ristabilisce una parità tra i due programmi, turismo e cultura per la lista Russo, politiche sociali per la lista Marrone. Quest’ultima dedica un punto a parte alla “politica partecipata”, per la lista Russo appunti qua e là sulla partecipazione giovanile alla vita politica di Positano. Il tema della “protezione civile” è trattato a parte dalla Lista Russo, solo un accenno per la Lista Marrone, così come il tema scottante “molo e banchina di approdo”, il quale è esposto come singolo punto nel programma della lista Russo con l’obiettivo di monitorare gli sbarchi e delegare la gestione della banchina di approdo ad una società di capitali interamente partecipata dal Comune di Positano, mentre nel programma della Lista Marrone solo l’accenno all’introduzione di un ticket di accesso sugli sbarchi via mare e la gestione della banchina di approdo delegata ad una società mista. Poi tutto il resto, viabilità, opere pubbliche, sport, giovani, sicurezza e frazioni. Interessante infine i fatidici “primi cento giorni”, di “forzista” memoria, della coalizione Russo dove vengono esposte le priorità da realizzare immediatamente a Positano. Il programma della lista n.2 chiude invece con un ulteriore richiamo alla precedente esperienza amministrativa avuta otto anni fa. L’ultima nota riguarda i loghi scelti, classici con disegno sullo sfondo di Positano e il nome della lista, esteticamente più bizzarro ed estroso con la scelta di stile giovanile il logo della lista Russo, più statico invece il logo “liberi e uniti”.
Nel complesso quindi solo una strategia comunicativa diversa, nei contenuti e negli scopi obiettivi molto simili con qualche sfumatura. Questo sulla carta, cosa accadrà dopo il 5 aprile? God bless Positano!
Vincenzo D’Urso
vi.durso@gmail.com