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Intervista al candidato sindaco Salvatore Russo
POSITANO = “In questi ultimi anni mi sono reso conto che Positano stava cadendo sempre più in basso. E, perciò, spinto dalla rabbia di vedere il mio paese abbandonato, ho deciso di scendere in campo in prima persona”. E’ questo il principale motivo che ha indotto Salvatore Russo, meglio conosciuto come “Black”, a candidarsi a sindaco nella lista “Amiamo Positano”.
Cosa propone per far tornare Positano vivibile?
Ritengo che innanzitutto bisogni preservare il principale prodotto dell’Azienda Positano. Mi riferisco al mare e alle spiagge che dovranno essere sempre pulite. Perciò io e il mio gruppo intendiamo combattere l’inquinamento marittimo sia sollecitando l’autorità regionale per portare a termine il progetto di disinquinamento dei due Golfi, ma anche controllando gli scarichi abusivi lungo la costa.
Lei, dunque, ha intenzione di applicare una logica manageriale al Comune…
Credo che sia necessario perché Positano deve essere intesa come una grande azienda. E, come tale, ha bisogno di un manager che sappia tracciare le linee guida da seguire. Ora siamo ad un bivio e si deve decidere quale politica seguire. Esiste la possibilità di allungare la stagione turistica anche al periodo invernale ma questo impone una seria programmazione.
Cosa bisogna fare per portare turisti anche nei mesi meno caldi?
Realizzare le infrastrutture necessarie. Penso ad una sala congressi, che possa permetterci di diversificare l’offerta. E, ancora, ad un cinema e a un luogo dove ricevere i nostri ospiti illustri. Prima c’era il Circolo dei Forestieri adesso non esiste nulla. E punto decisamente alla costruzione di una piscina coperta riscaldata. Ma il mio vecchio pallino è la costituzione della Fondazione Positano. Sono più di 20 anni che ripeto la mia idea ma nessuno l’ha mai recepita. La Fondazione dovrà gestire il marchio Positano e gli eventi artistici e culturali, tra i quali il Premio per la danza. Vorrei, poi, riportare Moda mare a Positano e riattivare il premio Saraceno.
Uno dei maggiori indotti economici è proprio la moda locale che, tuttavia, adesso sembra in crisi..
La “moda Positano” ora non gode buona salute. Qualora fossi eletto sindaco una delle mie priorità sarà quella di attivarmi affinché possa tornare ai fasti di un passato recente.
Riguardo alla invasione estiva di Positano lei quali rimedi propone?
Per gli accessi via terra abbiamo studiato un sistema elettronico di consenso al parcheggio. Non si potrà scendere se non ci saranno più posti nelle area di sosta pubbliche. Resta inteso che il divieto non vigerà per gli ospiti degli alberghi, delle residenze, delle case e dei parcheggi privati. Riguardo agli sbarchi dal mare siamo convinti che occorra istituire una tassa d’ingresso per i passeggeri delle grandi navi, tipo il metro del mare. E i traghetti non dovranno più attraccare al molo ma fermarsi al largo.
Ai giovani cosa vuole dire?
Che rappresentano il nostro futuro. E devono essere preparati per ereditare il nostro patrimonio culturale, artistico e commerciale.
Michele Cinque
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