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 LE VOSTRE OPINIONI
Chiusi i seggi elettorali, gli interrogativi rimangono.

Continueremo a non scegliere, continueremo a lamentarci
Continua la farsa della democrazia rappresentativa, i politici solo un “diversivo”

I politici sono superati: non ci rappresentano più. Solo il web ci può salvare. Io non voglio votare pro o contro Fassino. Voglio votare pro o contro Scaroni, Tronchetti Provera, Romiti, perché è questa gente che mi cambia la vita....(Beppe Grillo)

Positano – 06/04/05 Ancora una volta abbiamo scelto chi dovrebbe rappresentarci, ora continueremo a litigare e a criticare? I politici avranno ancora una volta l’arduo compito di rappresentare gli “interessi” della collettività. Ma nella sostanza cosa cambierà d’ora in poi? O, piuttosto, cosa è cambiato negli ultimi 50 anni di votazioni e deleghe rappresentative? Sosteneva Malatesta: “la democrazia è menzogna, è oppressione, è in realtà oligarchia, cioè governo di pochi a beneficio di una classe privilegiata”. Nel sentire comune sembra che nulla sia cambiato, solo una errata interpretazione del reale o la realtà effettiva? Nel corso della storia sembra che si sia dimostrato l’impossibilità di una società perfetta, ma abbiamo davvero provato tutte le alternative possibili? Abbiamo provato la necessità della scelta del male minore? Come è valutabile il male minore essendo un concetto estremamente relativo? I problemi di una società sono figli legittimi di un’organizzazione politica, sociale, economica, con tante lacune ed un equilibrio molto precario. Le scelte vitali di una società dove vengono prese? Chi effettivamente sceglie il nostro modello di sviluppo, culturale ed economico? Quali sono i limiti entro i quali si può agire per migliorare la condizione sociale? Quali sono i limiti imposti alla libertà e alla creatività umana? Quali sono le influenze che obbligano all’accettazione e alla rassegnazione dell’attuale stato di cose presenti? Quale indottrinamento culturale più perverso degno di uno stato totalitario siamo costretti a subire? Perché questa insana insoddisfazione, disaffezione verso gli altri, questo egoismo? Perché continuare con testardaggine a concentrarsi sugli effetti, e non pensare piuttosto a capire le cause di un accorpamento della politica alle logiche economiche, al massimo profitto in tempi brevi, all’accelerazione dei tempi della creatività, alle logiche perverse di un economia smaterializzata e virtuale, un mercato che coinvolge l’animo umano obbligandolo all’egoismo e alla sopravvivenza spietata? Eppure è più giusto risolvere i piccoli problemi, quelli che si vivono ogni giorno sulla propria pelle, questo il vero compito della politica. Ma la politica cosa è? Molteplici gli interrogativi che rimangono e che rimarranno durante i prossimi anni, continuando a lamentarci e a non scegliere. Ingabbiati da un pregiudizio di parte e fazioso arriveremo poco lontano. Forse abbiamo ancora un’alternativa, bisogna solo cercarla.

“E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo”. Michail Bakunin


Vincenzo D' Urso

 

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