HUGH GRANT a POSITANO
10/05/2005 - IL BELLO HUGH GRANT STA AL SIRENUSE A POSITANO
Positano si rivela ancora una volta la perla del turismo in Italia. Hugh Grant è stato al Sirenuse di Positano in compagnia di Jemima Goldsmith, l'ereditiera con la quale fa da dieci mesi coppia fissa. E qui forse, a bordo del gozzo dei Lucibello, gli avrebbe detto si. Non è un mistero che Grant abbia deciso di cambiar vita e sposarsi, per la sua compagna ha comprato anche casa alle Barbados.Si tratta di una villa di cinque stanze in un complesso per Vip alle Barbados, dove hanno le case per le vacanze anche Mick Jagger e Cliff Richards. Per averla Hugh ha pagato 4,5 milioni di euro. Secondo molti, lo scapolo d'oro del cinema inglese e' pronto a capitolare non appena Jemima avra' ottenuto il divorzio dall'ex star del cricket, Imran Khan. E forse Positano, patria dell'amore, avrebbe ispirato finalmente il tanto sospirato si. Grant con la compagna e due coppie di amici è venuto a Positano giovedi scorso e parte questa mattina, ha goduto di una relativa tranquillità fino a sabato, quando è stato scoperto e pedinato dai paparazzi anche a Positano. Giro in barca, cena al San Pietro e a Palazzo Murat e a Ravello, passeggiata con la vespa per le strade della Costiera. Una semplice vacanza di riposo per l'uomo che
preferirebbero avere come premier gli elettori inglesi secondo un recente sondaggio.
Ironico, suadente, seduttivo, terribilmente sexy, autenticamente british, Hugh Grant è nato a Londra nel 1960.
Raffinato e colto, ha studiato all'Università di Oxford, ma ha sempre sognato la carriera artistica. Terminati gli studi, si è dedicato completamente alla recitazione, debuttando in un film, prodotto dalla stessa università, la Oxford Film Company, e diretto da Michael Hoffman, un suo compagno di studi.
Entra, poi, a far parte della compagnia teatrale 'The Jocke's of Norfolk' cominciando ad esibirsi sui palcoscenici inglesi. Dopo alcuni lavori in televisione, nell'87 viene scelto dal regista Michael Radford per un piccolo ruolo nell'affresco coloniale "Misfatto bianco", e da Gonzalo Suarez nello storico "Remando al viento".
Ma il vero debutto, come protagonista, in un film importante, avviene nello stesso anno, con l'elegante e intimistico "Maurice" di James Ivory. Tratto dal romanzo omonimo di E.M. Forster, il film, che ha permesso a Hugh di ottenere la Coppa Volpi al festival di Venezia come miglior attore, è la storia del delicato e tormentato risveglio alla propria omosessualità di uno studente, nella puritana Inghilterra di inizio novecento.
Dopo l'ambizioso ma opaco "Una notte a Bengali", segue l'horror "La tana del serpente", decadente e mal riuscito adattamento di Ken Russel, di un romanzo di Brian Stocker. Seguono alcuni film minori o in ruoli minori, e diverse produzioni TV, fino al 1992, quando Roman Polanski lo scrittura per la parte di uno sposino perbene in crociera, che si fa sedurre da una coppia diabolica, nel conturbante melodramma "Luna di fiele", a cui segue il ruolo di nipote di Lord Darlington in "Quel che resta del giorno", raffinata versione del romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro.
Nel 94, il bell'attore inglese, si fa conoscere anche negli States, dove ottiene un grosso successo e vince un Golden Globe, con la fortunata commedia "Quattro matrimoni e un funerale" di Mike Newell. Dello stesso anno è la maliziosa commedia "Sirene", mentre, l'anno successivo, dopo "Un'avventura terribillmente complicata", ancora di Newell, e l'oleografico "L'inglese che salì la collina e scesa da una montagna", c'è l'esordio americano con la commedia brillante "Nine Months - Imprevisti d'amore", sulle paure di uno psicologo all'annuncio della prossima paternità.
Dopo un ruolo di contorno in "Restoration - Il peccato e il castigo", nel 96 si cimenta onorevolmente, nel genere thriller, accanto a Gene Hackman, con l'etico "Extreme Measures - Soluzioni estreme", in cui è un neurologo insospettito della morte misteriosa di alcuni barboni, ricoverati nell'ospedale in cui lavora. Nel successivo "Ragione e sentimento", minuzioso ed elegante adattamento di Ang Lee del romanzo omonimo di Jane Austen, indossa, con perfetta aderenza, i panni di un impacciato corteggiatore di una delle sorelle Dashwood.
Ma il suo terreno preferito rimane la commedia e infatti, lo ritroviamo, in "Notting Hill", una sorta di favola di Cenerentola al maschile, perfettamente a suo agio, nel ruolo del timido e oscuro libraio, dell'omonimo quartiere londinese, che si innamora di Julia Roberts, nel ruolo della più famosa attrice del mondo.
In "Mickey, occhi blu", una deliziosa commedia degli equivoci, è un inconsapevole banditore d'aste che si innamora della figlia di un boss mafioso italo-americano.
Nel 2000 offre un'altra prova convincente, nell'alleniano "Criminali da strapazzo", in cui è un perfetto play boy indebitato, che tenta di sedurre una cafona neo-ricca.
Le sue più recenti produzioni, in cui dà il meglio di se, sono: Il fortunatissimo "Il diario di Bridget Jones", nel ruolo del capoufficio di cui Bridget si innamora invano; il godibilissimo "About a Boy" in cui incarna, con esemplare linearità, un ricco e felice single che cerca solo rapporti superficiali; e, infine, il romantico "Two Weeks Notice - Due settimane per innamorarsi" in cui è ideale nel ruolo di un cinico magnate dell'edilizia che si innamora di un'attivista ambientalista.
Attualmente è sugli schermi con il suo ultimo, divertentissimo film, la commedia "Love Actually", in cui interpreta, da par suo, la parte del primo ministro inglese che si invaghisce di una delle sue cameriere.
Da sempre indicato e perseguitato dalla fama di bravo ragazzo, ha offuscato questa immagine, finendo sulle pagine di tutti i giornali, per una storia, in pieno stile boccaccesca: il 27 giugno 95 è stato arrestato dalla polizia, perchè sorpreso in macchina, in atteggiamento inequivocabile, con una prostituta di colore. Al processo è stato condannato al pagamento di una grossa ammenda, nonostante si sia giustificato, affermando di non capire perchè, in America, un fatto del genere susciti tanto clamore, visto che in Inghilterra, la pratica è assolutamente di ordinaria amministrazione. L'episodio ha, comunque incrinato il suo rapporto con la fidanzata, la modella Liz Hurley, che sembrava inossidabile e duraturo.
La loro unione è durata ancora qualche anno, forse perchè li legava, anche, un rapporto di affari, visto che insieme avevano fondato una casa di produzione, la 'Simian Film' poi, nel 2001, si è definitivamente concluso con la separazione.
L'8 luglio del 2000 Grant ha ricevuto il Diamond Award al Taormina Film Festival.
Nel 95 la rivista 'Empire' lo ha inserito tra le 100 star più sexy della storia del cinema.
Se non avesse fatto l'attore, racconta Grant, gli sarebbe piaciuto vivere una vita tranquilla, isolata, lontana da tutti e scrivere romanzi.
Michele Cinque