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PULIZIA DEL MARE A RISCHIO
18/05/2005 - Positano. La stagione balneare è già cominciata e ancora non ci si è organizzati per la pulizia del mare. Non solo, ma mancano anche mettere delle semplici buste per l’immondizia, neanche nella spiaggia Grande e di Fornillo. Il mare è spesso sporco, la spiaggia pure. A lanciare l’allarme, come fa ormai da anni, è il presidente dell’associazione Posidonia Vito Casola. “L’amministrazione nuova è stata eletta da appena un mese e sono sicuro che si metteranno al lavoro, ma sono preoccupato perché il mare e le spiagge sono piene di sporcizia e ancora non si è provveduto alla pulizia del mare – dice il presidente di Posidonia Vito Casola -, spesso le gare di appalto creano disservizi, molte ditte fanno offerte in ribasso e non garantiscono il servizio poi, una volta iniziata la stagione turistica e difficile revocarli e fare un’altra gara, per questo abbiamo proposto una gestione diretta ai positanesi che piu hanno interesse a tenere il mare pulito.”
Che il problema di Positano sia solo la pulizia pelagica del mare è cosa risaputa, Positano è l’unico paese della Costiera Amalfitana a compentere con i comuni cilentani per la pulizia del mare perché è l’unico ad avere un depuratore funzionante e a poter vantare il mare pulito a dispetto dei giudizi politici di Legambiente che mette anche Praiano fra i comuni meritevoli non tenendo conto che questo comune sversa a mare. Ma, mentre le vele di Legambiente, pur date anche a Positano ma con un punteggio inferiore a Praiano, sono inattendibili, la bandiera blu europea, confermata a Positano, dimostra che le condizioni per la balneabilità ci sono. Ma il mare non sempre è pulito, anzi l’inquinamento pelagico è una vera e propria piaga in alcuni periodi dell’estate.
“Stiamo studiano soluzioni a latere col consigliere Giuseppe Perrella – dice l’assessore Giuseppe Fusco -, dovremo attivare un progetto di monitoraggio delle correnti marine.”
Ma intanto non si può aspettare il monitoraggio…la stagione è cominciata ormai..
“L’anno scorso la pulizia del mare inizio a luglio, comunque ci stiamo attivando il problema è che dobbiamo reperire fondi, ci sono solo 15.000 euro e non bastano per fare un servizio decente. Gli anni scorsi ci ha dato una mano l’associazione Posidonia anche con contributi.”
Quale è il problema?
“Bisogna assumere almeno due persone e pagandole fra contributi e tutto e difficile farcela con i fondi, ci vuole uno che sta sulla barca e uno a terra a raccogliere rifiuti.”
Ma intanto ci sono rifiuti dappertutto, anche i rivi sporchi..
“In alcuni posti ci stiamo attivando anche con l’aiuto dei volontari, facciamo il possibile. Intanto il nostro mare è uno dei piu puliti d’Italia sull’inquinamento pelagico ci sarà da intervenire a livello comprensoriale, intanto cercheremo di affrontare l’emergenza al piu presto.”
Un’emergenza che, però, dura da almeno venti anni e mette a rischio il già difficile equilibrio del turismo positanese. “Bisogna pensare prima alla pulizia del mare e curarla già da maggio e non aspettare luglio – dice Vito Casola -, e da anni che ho proposto un sistema semplice con una piccola barca attrezzata allo scopo, un progetto che nessuno ha voluto prendere in considerazione. Abbiamo dato tutti i contributi possibili, anche raccogliendo fondi, ma ci stiamo stancando. Non si può vivere sempre l’emergenza, ma bisogna affrontare il problema in maniera strutturale cercando di coinvolgere anche le associazioni e gli operatori privati della spiaggia che sono i piu compententi. Poi ci sono anche i problemi dei vicini da risolvere, come la discarica di Torca che si trova in pieno Parco Marino, assurdo sanzionare le barchette e permettere questi scarichi a mare.” Scendere in spiaggia in questi giorni non è uno spettacolo bello, sbarchi selvaggi sulla riva, con pericolo e incolumità di tutti, in particolare dei bambini, sporcizia e altro. Un problema che nessuno addebita a questa o altre amministrazioni, perché è un problema di sempre, mai affrontato e mai risolto veramente da nessuno. La spiaggia libera è, come al solito, trascurata da tutti nonostante sono proprio i positanesi ad usufruirne maggiormente.
Michele Cinque
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