Bancario ex calciatore suicida, ancora giallo
20/05/2005 - Piano di Sorrento. Ancora oscure le circostanze della morte del bancario Davide Biasini, 58 anni, ex calciatore del Sorrento e funzionario della Deutsche Bank, ritrovato nel pomeriggio di martedì nella scarpata sottostante la statale amalfitana, in località Tordigliano, fra Piano e Positano, dove era giunto in sella a una moto. Il corpo senza vita dell’ex calciatore del Sorrento, però, è stato possibile recuperarlo soltanto dopo 20 ore. Incredibile coincidenza è il suicidio nello stesso punto un paio di anni fa di un operatore finanziario sempre con la stessa dinamica. Difficili e soprattutto lunghe, infatti, sono risultate le operazioni condotte, da due squadre di rocciatori (sei unità) del reparto speciale dei vigili del fuoco, sulla parete rocciosa a picco sul mare. Le operazioni si sono svolte anche con l’ausilio di un elicottero che ha poi trasportato la barella con il corpo di Biasini all’eliporto della Pineta Le Tore, da dove è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale di Sorrento per essere sottoposto agli esami autoptici prima di essere restituito alla famiglia. Con il passare delle ore non sembrano esserci più dubbi sull’ipotesi del suicidio, emersa dopo il ritrovamento. Le indagini dei carabinieri adesso mirano a chiarire le cause che avrebbero determinato il gesto di Davide Biasini, attuato dopo aver lasciato nella propria abitazione di Piano i documenti, il telefono cellulare e gli altri effetti personali. Nessun indizio rilevante sarebbe comunque emerso. Prossimo a compiere 59 anni, l’ex calciatore di Padova, Sorrento e Benevento, dopo aver abbandonato l’attività agonistica, già dalla fine degli anni ’70 lavorava come cassiere alla Deutsche Bank. Davide Biasini non si era lasciato trascinare dalle delusioni calcistiche di una carriera che aveva toccato l’apice della serie C, nonostante le indubbie doti tecniche. Nato a Padova nel 1946, era cresciuto come calciatore nel glorioso vivaio della squadra biancoscudata, insieme con Albertino Bigon, poi protagonista di una fugace apparizione al Napoli nel 1967. Fu proprio lui a segnalarlo ad Andrea Torino, vice presidente del Sorrento. In costiera, Davide Biasini era arrivato nella stagione della promozione in serie D (1967-68). Con la maglia rossonera aveva disputato anche le tre stagioni successive, con altri due campionati vinti, che valsero la promozione in serie B. Nel 1971-72 fu ceduto al Benevento, ma alla costiera era ormai legato anche da vincoli familiari per aver sposato una sorrentina, che gli ha regalato la gioia di tre figli. Nella nuova attività di bancario, come ricordano i tanti colleghi di lavoro, si è sempre distinto per l’impegno e la correttezza nei rapporti interpersonali. Allegro ed espansivo, non ha mai lasciato trapelare tormenti o apprensioni che potessero lasciar presagire un gesto disperato. Ancora appassionato di calcio, Biasini ad aprile aveva fatto una rimpatriata a Padova per commemorare, insieme con altri ex calciatori, l’attaccante biancoscudato degli anni ’70 Angelo Quintavalle. a.s.
Michele Cinque
|