Allarme Immigrati
21/05/2005 - Positano. Allarme immigrati anche a Positano. Irregolari e usati, in nero, per i lavori abusivi, vengono preferiti ai lavoratori italiani perché sottopagati e anche per questo c'erano dei malumori in paese. Sono sedici gli extracomunitari presi dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Amalfi e della stazione di Positano l'altra notte. Preoccupazione in paese dove il fenomeno, sinora, non era mai stato avvertito in queste proporzioni. Tanto da poter aver provocato la reazione di altri lavoratori visto che, notoriamente, gli immigrati vengono sottopagati rispetto ai lavoratori italiani. Gli extracomunitari, tutti ucraini non in regola con i permessi di soggiorno e con un'eta compresa tra i 23 e i 40 anni. Tutti hanno dichiarato di essere impiegati in nero presso cantieri edili, esercizi di ristorazione o commerciali in generale. Dopo i difficili controlli e le formalità di rito, rese ancora più complicate dal fatto che alcuni di loro avevano fornito false generalità, sono stati accompagnati presso l'Ufficio Stranieri della Questura di Salerno ove nella nottata veniva loro notificato il Decreto di espulsione dal territorio nazionale.
"A Positano è un fenomeno che non ha mai destato preoccupazione, molti di questi extracomunitari vengono dalle zone limitrofe ed in ogni caso non hanno mai rappresentato alcun tipo di problematica per il paese - dice il sindaco Domenico Marrone -, in genere sono lavoratori e vengono impiegati in tutti i settori, ma sulla loro regolarità o meno non so che dire. Se si è verificato qualche fenomeno del genere vedo che le forze dell'ordine sono molto attente e pronte ad affrontarlo. Positano, da questo punto di vista, rimane un paese tranquillo."
"In realtà molti extracomunitari vengono impiegati nei lavori abusivi - dice A. D. -, alcuni in lavori che nessuno vorrebbe fare, più che altro bisognerebbe prendersela con chi li sfrutta e per cosa, poi molti sono costretti ad affittarsi degli sgabuzzini e cosi riescono a malapena a mandare quattro soldi alle loro famiglie di origine. Mi sembra poi ingiusto - continua A.D. -, che questi lavorino per meno degli altri operai, si creano due danni, agli operai locali che hanno una concorrenza sleale e a questi poveretti costretti a fare la fame, ma sempre per colpa dei datori di lavoro, però, è con loro che bisognerebbe prendersela."
Ma gli uomini dell'Arma sono intervenuti anche con chi sfrutta la situazione, infatti dalle indagini immediatamente attivate sono risultati responsabili di "favoreggiamento della permanenza clandestina" ed "occupazione irregolare di lavoratori stranieri", ben nove cittadini di Positano, Praiano ed Amalfi sono stati denunciati in stato di libertà con l'accusa di aver favorito la permanenza illegale dei clandestini al fine di trarre un ingiusto profitto occupandoli in nero alle proprie dipendenze.
Nel corso dello stesso servizio, durante un controllo della manodopera in un cantiere di Praiano, venivano altresì denunciati per la quarta violazione di sigilli, abusivismo edilizio e deturpamento di bellezze naturali altre sette persone di cui tre proprietari del cantiere e quattro lavoratori extracomunitari impiegati a nero. Si stava ultimando, su manufatto già sottoposto tre volte a sequestro, una piscina di 70 mq. con vista sul mare e dal valore di 120.000 euro circa. I sette si vanno ad aggiungere all'elenco delle 56 persone già denunciate per abusivismo edilizio dall'inizio dell'anno ad oggi.
I controlli continueranno nel corso di tutta la bella stagione al fine reprimere forme diffuse di impiego irregolare di manodopera clandestina.
"Mi preoccupa il fatto che ci siano persone non in regola - dice G. M. -, ma spesso queste persone fanno lavori che altri non vogliono fare, non solo lavori edili, penso alle ucraine che assistono gli anziani che senza non potrebbero averne."
Preoccupazioni per gli extracomunitari, invece, erano venute dalla confinante Piano di Sorrento dove, nelle zone collinari, ci sono state decine di furti nelle ville e fra i sospetti erano caduti anche polacchi ed ucraini. Ma le indagini dei carabinieri della Compagnia di Amalfi, con 25 uomini, si erano incentrate presso cantieri edili ove abusivamente si cercava di completare opere già sottoposte a sequestro, presso abitazioni private date in fitto a clandestini, presso esercizi commerciali ove venivano impiegati in attività lavorativa a nero. Il servizio posto in essere ha così dato risposta alle pressanti richieste di operai locali che con denunce ed esposti hanno evidenziato l'enorme difficoltà a trovare lavoro in costiera a causa della presenza di manodopera straniera in nero e sottopagata che viene di gran lunga preferita dagli imprenditori.
Michele Cinque
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