Protesta in spiaggia a Positano si tuffano contro gli sbarchi
21/05/2005 - Positano. Clamorosa protesta dei barcaioli e bagnanti positanesi. Il molo non è agibile e nessun operatore senza pontile di Positano può lavorare, mentre da Amalfi sbarcano sulla spiaggia, con autorizzazioni provvisorie, migliaia di turisti con le motonavi, una condizione incivile e vergognosa, di sicuro pericolo per i bagnanti visto che le imbarcazioni transitano nella zona balneabile.
Ed è proprio per questo motivo che è nata la protesta dei marinai positanesi che si sono gettati a mare interrompendo la navigazione dell’Intercostiera e delle altre società che venivano da Amalfi, facendo rimanere a terra per un’ora centinaia di persone. Solo l’intervento del sindaco Domenico Marrone e del sergente della delegazione di spiaggia ha evitato il peggio. Entrambi si sono prodigati per risolvere la situazione, ma gli animi non si sono calmati. Una situazione però condivisa dall’amministrazione positanese.
"Ci butteremo anche noi dell'amministrazione a mare se non verrà risolto il problema. Siamo con i cittadini ed i barcaioli positanesi che protestano, questa è una situazione intollerabile - dice Gaetano Marrone, vicesindaco a Positano -, non si può sbarcare sulla spiaggia in quel modo e arrecare rischio e pericolo ai bagnanti, mentre altri operatori, fra l'altro, non possono neanche utilizzare il molo. Bisogna civilmente dar modo a tutti di utilizzare parte del molo e vietare questi tipi di sbarchi che non possiamo tollerare, indegni di un paese turistico di fama internazionale come Positano."
Problemi di tutti i tipi ci saranno questa estate se non verrà risolta questa problematica, intanto per qualche giorno c’è stata una nave crociera e questa pure ha dovuto usufruire dei servizi delle società di navigazione amalfitane le uniche autorizzate a sbarcare sulla spiaggia avendo gli sportelloni che arrivano a poter fare trasbordare i passeggeri.
Il molo che ha causato una polemica che ha visto contro albergatori ed operatori marittimi, fino a spaccare l’amministrazione positanese, doveva essere iniziato all’inizio di ottobre dell’anno scorso rimarrà così per tutta l’estate, ma i gitanti sbarcano lo stesso sulla spiaggia in condizioni a dir poco incivili nel silenzio generale di tutte le istituzioni competenti. Uno sbarco che è oggettivamente pericoloso per tutti sia per chi sbarca ed imbarca, a volte anche anziani e disabili, ma anche per i bagnanti, bambini in primis che rischiano quotidianamente la vita visto che sono per loro natura incontrollabili. Per non contare l’inquinamento enorme che portano queste imbarcazioni sulla riva della spiaggia e l’esproprio di fatto ai cittadini di una normale balneazione. Una situazione vergognosa a cui nessuno pare vuole porre rimedio. Nessuna emergenza può giustificare il rischio potenziale per tutti di questa situazione ne l’impatto indecoroso che ne deriva.
I lavori per il molo, voluti dalla Regione Campania per incentivare il metro del mare, che già sommerge di turisti il paese fino al collasso, dovevano essere fatti verso la fine di ottobre. La principale responsabile, la Capitaneria di Porto, non ha personale a Positano, salvo una persona che non può fisicamente controllare tutto.
“Metteremo i volontari della protezione civile a dar man forte alla Capitaneria di Porto se necessario – dice il sindaco di Positano Domenico Marrone -, soprattutto per evitare lo sbarco contemporaneo di più imbarcazioni. Ma intanto bisogna risolvere al piu presto questo problema”
Sicuramente una buona intenzione, ma non basta, visto che il disagio ed il rischio tenderanno ad aumentare e l’esperienza ha dimostrato come nessun sindaco sia mai riuscito a poter controllare gli sbarchi selvaggi, anche perché non ne ha le competenze istituzionali. E il primo maggio si è visto come la spiaggia di Positano, quella Grande, era ridotta. Un vero e proprio immondezzaio.
I lavori per il molo sono stati dati con appalto di circa un milione di euro concesso dalla Regione vinto dall’impresa DMC di Aquilino Ignazio & c di Agrigento, mentre la direzione dei lavori è stata ad ingegner Francesco De Rosa e l’incarico di collaudatore, all’ingegner Aniello Casola, responsabile dei lavori pubblici al Comune di Maiori.
Il progetto prevede un prolungamento del molo di circa 40 metri in direzione della Torre di Fornillo e verso sud per 2 nuovi pontili su piloni di 20 e 12 e metri. Un restyling dello scalo di Positano, danneggiato dalle mareggiate due anni fa, il cui progetto prevede l'ammodernamento e il potenziamento dell'approdo e dei pontili di attracco, la costruzione di biglietterie interrate, con la creazione di un bagno e di riparo per gli utenti e la bonifica del costone roccioso posto alle spalle della banchina che ha creato molte polemiche. “Questo porto non si doveva fare in questo modo, l’impatto stravolgerà il paese – ha detto il Presidente degli albergatori di Positano Salvatore Rispoli -, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche per l’enorme afflusso antropico che se non controllato sconvolgerà il delicato equilibrio di un piccolo centro come Positano. Ora però bisogna affrontare il contingente”
Intanto erano previsti anche altri lavori in seguito alla mareggiata, lavori finanziati per circa quattocentomila euro che verranno effettuati dalla Regione Campania il prossimo settembre anche perché ormai si è giunti alle soglie dell’estate e, con l’accordo del Comune, si è evitato l’incresciosa situazione di lavori in piena estate che trasformassero la perla della Costiera in un cantiere. Per il metrò del mare si rischia però di non cominciare l’estate, anche se la Regione vorrebbe approntare un pontile d’emergenza.
Si è disposti a tutto anche a sistemare alla meno peggio un molo che non potrà mai essere uno scalo pur di raggiungere i propri obiettivi. Inoltre mi chiedo perché non si è potenziato l’ufficio marittimo di Positano che ha una sola persona a gestire uno dei centri turistici più importanti della Campania.Intanto ci si chiede come facciano a sbarcare tante persone con un molo in quelle condizioni e se ne verranno 100.000 a luglio e agosto come è sicuro così.Riqualificazione non significa potenziare un flusso marittimo che sta portando al collasso il paese per gli interessi delle società di navigazione volute dalla Regione.
Michele Cinque
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