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Artigianato: Legge 51, i fondi non bastano

Gli stanziamenti complessivi per l'artigianato non bastano neanche a coprire le richieste di finanziamento presentate dalle imprese per ottenere fondi dalla legge 51. Le domande arrivate alla Regione nel corso del 2004 sono state tantissime e circa 2000 sono ancora ferme negli uffici delle sette banche che hanno avuto l'incarico di istruire le pratiche.

Per soddisfare le richieste di finanziamento, per un totale di investimenti pari a 260 milioni di euro, ci vorrebbero almeno un'ottantina di milioni di euro, secondo i calcoli dei tecnici dell'assessorato. Praticamente la stessa cifra stanziata dal bilancio regionale per l'intero settore. «La legge 51 è importantissima e ha prodotto grandi risultati negli anni passati», ha spiegato ieri durante una conferenza stampa l'assessore dell'Artigianato Luisanna Depau, «ma bisogna trovare una modo per soddisfare le richieste pregresse, facendo i conti con gli stanziamenti di bilancio».

Nel 2005, per l'artigianato (settore che conta 40.000 imprese con circa 100.000 addetti) ci saranno a disposizione 85,5 milioni di euro (furono 84,9 nel 2004), ma questi fondi serviranno anche per il funzionamento degli organi e degli enti che fanno capo alla Regione (ad esempio l'Isola), per i consorzi fidi (a cui andranno circa otto milioni) oltre che per altre leggi di incentivazione, come la legge 12 per l'apprendistato, alla quale sono stati destinati nel 2005 circa 4 milioni di euro.

L'assessorato, dunque, si trova davanti a un bivio per cercare di smaltire le domande relative all'annualità 2004. «Si può seguire il criterio cronologico», ha spiegato l'assessore, «ma non lo trovo molto giusto, oppure pensare di accontentare tutte le richieste pregresse riducendo la quota a fondo perduto. E poi pensare a una revisione di questa forma di incentivi per il 2005». Attualmente, la legge garantisce il 40% dell'investimento a fondo perduto, il 50% in conto interessi e solo il 10% viene messo dagli artigiani.

Da qui l'idea, «ma questa è solo la mia proposta che poi va discussa con le associazioni di categoria», ha detto l'assessore Depau, «di ridurre il fondo perduto, magari fissando un tetto che non superi magari il 25/30% dell'investimento». Questo anche in previsione della riduzione dei fondi comunitari, a partire dal 2007, «quando le imprese dovranno poi imparare a camminare da sole». E anche se le regole si cambiano in corso d'opera, l'assessore precisa che i soldi non bastano per tutti e non si possono soddisfare solo le imprese che hanno presentato prima la domanda. Potrebbe essere dunque l'inizio della riforma degli incentivi regionali, così come previsto dalle linee guida della giunta regionale.

La legge 51 in formato "bancomat", come l'ha definita l'assessore Depau, con le domande finanziate con il sistema a sportello (si presenta la richieste e se esistono i requisiti, si erogano i denari), deve finire. È vero che questo sistema è semplice, ha ammesso la Depau, ma non garantisce una selezione degli investimenti e «negli ultimi anni ha decretato la fine di altre forme di incentivazione statale, come ad esempio la legge 949, che non viene più finanziata perché tutti si rivolgono alla legge 51, più snella e facile da utilizzare».

Il 9 febbraio, dunque, l'assessore incontrerà le associazioni di categoria per cercare di gettare le basi della riforma degli incentivi. ApprendistatoSe la legge 51 preoccupa non poco, la norma che incentiva le assunzioni degli apprendisti inizia a produrre qualche risultato. Dopo il lungo contenzioso giudiziario (ricorso al Tar di una banca contro il bando fatto dalla Regione per assegnare l'attività istruttoria agli istituti di credito), la task force messa in campo dalla Regione ha già istruito le 328 domande arrivate dopo la pubblicazione del bando per l'annualità 2001.

Di queste, 111 sono già in via di pagamento, mentre per 57 è stata chiesta un'integrazione di documenti e altre 160 sono state invece ritenute non ammissibili perché non in regola con quanto previsto dal bando. La Regione ha già avviato il pagamento di oltre un milione e 116 mila euro. Entro una decina di giorni, inoltre, ha annunciato l'assessore Depau, verrà pubblicato il bando per il 2002: chi ha assunto apprendisti in quell'anno avrà trenta giorni di tempo, dal momento dell'emanazione del bando, per presentare la domanda di contributo alla Regione.

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Michele De Lucia di Giorgio
info@fiorellamoda.it

 

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