Un paese dove la minoranza non ha voce.
04/06/2005 - Tramonti. Un paese dove la minoranza non ha voce e rappresentatività è un paese senza democrazia. Questo sembra essere Tramonti agli occhi di chiunque venga a conoscere delle vicende della piccola “Svizzera” della Costiera dove la minoranza consiliare viene privata di ogni rappresentatività e diritto, come denunciato dagli stessi al Prefetto di Salerno e agli enti sovracomunali nel silenzio generale di tutti. Il polmone verde della Costiera Amalfitana, con le sue verdi vallate e le sue ricchezze culturali ed enogastronomiche, con paesaggi mozzafiato, ma fuori dal circuito mediatico della Costa, difficile far uscire fuori irregolarità o ingiustizie perché non fanno notizia.Il sindaco Armando Imperato, padre-padrone, con atteggiamenti da reprimenda stampo anteguerra, alza la voce e fa lo sguardo minaccioso a chiunque osi contestarlo o proporre qualcosa che non gli aggrada. Le figlie lavorano una al Consorzio dell’Ausino, carrozzone politico targato Ds, l’altra fa la giornalista per una testata locale, guardandosi bene dal parlare del padre naturalmente. Ultima chicca una delibera in cui si è aumentato il compenso sulla base che d’estate il Comune di Tramonti aumenta gli abitanti, unico caso in Costiera, ci chiediamo cosa debbano fare a Positano o ad Amalfi dove gli abitanti addirittura decuplicano, si attribueranno i compensi da città capoluogo? Ma Imperato, medico all’Asl, è un grande innovatore visto che presso questo Comune, grazie al progetto ASME.NET realizzato dal Consorzio Asmez , è stato attivato il Portale comunale dei servizi telematici. Un grande progetto. “Peccato che non funzioni neanche l’Adsl – dice un tramontino che preferisce rimanere anonimo -, insomma siamo l’unico comune della Costa a non avere l’Adsl e si fanno i portali comunali, roba da giocare i numeri.” Ma i numeri li giocano quelli della minoranza consiliare presieduti dal dottor Enrico Fierro. Questi non si vedono rappresentati, come è un diritto che spetta a tutti i comuni nel consiglio della Comunità Montana (se è per questo neanche in commissione edilizia o in altri organi di rilievo), una violazione continua di diritti. E la minoranza, con la popolazione, subisce a capo chino. “Non è vero che subiamo – dice Fierro -, stiamo facendo un libro bianco, poi lo presenteremo a tutti gli organi.”
Mentre la minoranza presenta il libro bianco, rimangono in bianco per quanto riguarda i rappresentanti e cosi all’ultima adunanza del Consiglio generale della comunità montana, nonostante le proteste di alcuni consiglieri e di cittadini di Tramonti, si è votato senza di loro. Una votazione che ha portato Armando Imperato ad assumere la carica di assessore alla stessa Comunità Montana, oltre ad essere membro del consiglio di amministrazione dei Patti Territoriali, nonostante la legge ne vieti il doppio incarico. Ma altre vicende riguardano Imperato, come opere pubbliche che attraversano terreni di oppositori o discariche abusive ignorate, tanto che intervenne Oliviero Beha per una trasmissione radiofonica suscitando le sue ire, ma anche la vicenda del dissesto idrogeologico e delle frane dove ha costretto alle dimissioni Giovanni Arpino, un poco coraggioso presidente della pro loco, con il motto “di questo paese non si deve parlare male”, anche se, proprio il silenzio e la sottovalutazione, a volte, come è successo a Sarno, provoca i disastri. Non a caso viene in mente la frase di Marthin Luter King, “temo più il silenzio degli innocenti, che le urla dei prepotenti”. Ma gli innocenti, cosi almeno dovrebbero essere, i consiglieri di minoranza, che fanno? Finora niente, rispetto alla gravità di quel che succede sul loro territorio. Anche se, a dire il vero, i consiglieri di minoranza, dopo un anno, hanno fatto sentire la loro voce con una lettera aperta rivolta a cittadini e ai consiglieri degli altri comuni della Costiera Amalfitana in occasione dell’ultimo consiglio della Comunità Montana, un po’ pochino, comunque un inizio.“Al municipio di Tramonti una politica fortemente autoritaria impedisce alla minoranza che legittimamente rivendica il proprio diritto di cittadinanza, di esprimere il proprio rappresentante in seno al Consiglio della Comunità Montana Penisola Amalfitana. Il 30 giugno 2004 all’ordine del giorno del consiglio comunale del comune di Tramonti oltre all’approvazione del conto consuntivo, era prevista la nomina dei rappresentanti in seno al consiglio della C.M. Il gruppo di minoranza quel giorno non si è assentato ma bensì è stato costretto ad abbandonare l’aula per protesta in quanto il sindaco-presidente non accolse l’invito dello stesso a rinviare la discussione ad altra seduta, in quanto non erano state rispettate le garanzie minime procedimentali previste dal T.U. 267 del 18.8.2000 e dal regolamento di contabilità, pregiudicando gravemente le attribuzioni dei consiglieri di minoranza che furono costretti a ricorrere al Tar della Campania il quale accolse il ricorso e sospese la delibera del Consiglio comunale di approvazione del rendiconto 2003. Il Consiglio di Stato respinse poi il ricorso in appello del Comune di Tramonti confermando le ragioni espresse dalla minoranza che si era battuta con tutte le sue energie per consentire l’affermazione della legge e democrazia. Nel consiglio del 5/10/2004 convocato su richiesta del gruppo di opposizione per nomina del proprio esponente in seno alla C.M. non si raggiunse il numero legale per la presenza in aula di tutti i consiglieri di minoranza e la contemporanea assenza di tutti i consiglieri di maggioranza.Nel consiglio comunale del 28/2/2005 quando si arrivò alla trattazione del terzo punto all’ordine del giorno che prevedeva il medesimo argomento, il sindaco-presidente sospese la seduta senza una seria motivazione.Idem come sopra nella seduta del consiglio comunale del 29/3/2005. Alla luce di questi comportamenti inqualificabili, vi chiediamo, al di là della vostra connotazione politica, di sostenere all’interno del vostro consesso le istanze della minoranza Udeur del comune di Tramonti. Questo perché sia ripristinata la legalità delle adunanze nel consiglio della C.M. affinché quest’ultimo possa deliberare democraticamente nella totalità dei suoi componenti e 1200 cittadini siano finalmente rappresentati. Ma perché soprattutto sia riaffermato questo principio: Il rispetto delle regole è dovere di chi amministra e garanzia di democrazia.”
Appunto di democrazia si tratta e meraviglia che in una cittadina come Tramonti che ha rappresentato tante intelligente e si è fatta strada, con i suoi uomini e le sue donne, nel mondo, dai ristoranti alla cultura, debba subire situazioni del genere.
Michele Cinque
|