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Agriturismo " La sorgente del Melo "
04/06/2005 - La sorgente del Melo. Un nome quanto mai appropriato per un agriturismo. Siamo a Santa Maria del Castello una frazione fra le più belle di Vico Equense, molti i modi per arrivarci per i sentieri a piedi o si prende l’auto e si sale da Casa Nocillo, se ci si trova in Penisola Sorrentina o si viene da Positano, o si sale dalla Raffaele Bosco se si viene da Castellammare o Vico Equense. Arrivati qui è un “must” godere del panorama mozzafiato dallo sperone di fronte alla Chiesa parrocchiale, da li si può ammirare uno scenario suggestivo con Positano, Praiano, Monte Pertuso e l’isola de I Galli. Non c’è niente di più romantico.
Dopo l’immancabile giro panoramico, ci si reca verso la stradina che passa anche davanti alla Ginestra, un altro agriturismo interessante di vecchia fondazione, e poi ci si incammina nel verde, passando attraverso le case, si arriva in fondo alla “Sorgente del Melo”. La titolare è Teresa Celentano (tel 081/8023007), ma ci sono anche i fratelli D’Urso a portare avanti la baracca. Una baracca per modo di dire, visto che il posto è stato curato nei minimi particolari. Camere fatte con stile, porte in noce, bagno in ottime condizioni e vista spettacolare in mezzo al verde si intravvede anche il mare. Il nome è legato al luogo, la Sorgente del melo è un posto che si trova a pochi metri dall’agriturismo per una suggestiva passeggiata. Colpisce un certo gusto semplice e con un bell’arredamento che da la sensazione di stare effettivamente in un’agriturismo, cosa ormai sempre più rara, visto che di agriturismi ne spuntano a decine. Soffritto, trippa, piatti della tradizione, salumi, sopressate e formaggi, immancabile, naturalmente, il provolone del monaco. Gli antipasti sono ricchi e golosi, innaffiati da un vino locale. Piatti contadini interessanti e saporiti, abbiamo preferito i rigatoni con il ragù di cinghiale. I dolci pure ottimi e il prezzo è da vera trattoria, con 20-25 euro si fa una buona cena. Ed è proprio sulla cena che punteremo, infatti la Sorgente del Melo è l’unico locale di Santa Maria del Castello aperto tutte le sere, qui durante l’estate, dopo una giornata al mare, sarà imperdibile godersi la frescura del posto, magari in dolce compagnia.
Per arrivarci a piedi consigliamo di salire per Positano, per chi non se la sente di fare lunghe scarpinate, c’è il suggestivo sentiero di Capodacqua, parte dal bivio di Fiume della Noce, prima dell’incrocio per Montepertuso, di Positano e ci si incammina attraversando un ruscello, una carcara e una casa colonica dell’ottocento immersa nel verde, che funge da rifugio montano, della famiglia Fusco, dove troverete limoneti e possibilità di ospitalità o di un ricovero per gruppi (089875423), da qui ci si incammina per la strada che arriva a Santa Maria del Castello fra castagneti e faggi, sentieri antichi di briganti e, verso la fine, addirittura una palestra verde. In un’ora e mezza si arriva abbastanza agevolmente alla sorgente del melo. Ci sono anche altri sentieri per arrivare da Positano a Santa Maria del Castello, Le Tese da Via Corvo o per la Caserma della Forestale da Montepertuso. Un altro itinerario che consigliamo, ma ci vogliono tre-quattro ore, è quello che parte dai Colli di Teresinella e per Arola e Monte Comune si arriva a Santa Maria del Castello.
I Colli di S.Pietro (o Colli di Teresinella) non sono indicati su tutte le carte, quindi è bene specificare che con tale nome si indica il valico della statale Amalfitana n.163 fra la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana.
Questa escursione può facilmente diventare un circuito aggiungendo il tratto da Santa Maria del Castello alla statale Amalfitana a monte di Positano e poi utilizzando il bus SITA per tornare ai Colli di S.Pietro.
Dal valico (310m) si prende la stradina che sale a sinistra (dopo aver percorso pochi metri in direzione di Positano) e vi condurrà all'ingresso del "Parco del Principe". Dovete entrare nella proprietà (il cancello è quasi sempre già aperto, altrimenti usate il citofono) e salire più o meno lungo la recinzione a destra. Terminato il tratto asfaltato si passa su un chiaro e largo sentiero che con una pendenza pressoché costante vi guiderà fino al pianoro al centro di Monte Vico Alvano (613m).
Prima di proseguire verso la Sella di Arola, fra questa altura e Monte Comune, è quasi d'obbligo raggiungere la cima (642m) dove si erge la grande croce. Grandiosi panorami su entrambi i golfi.
Si torna quindi al pianoro e si scende alla Sella di Arola attraverso un castagneto. Di qui si segue il ciglio del costone roccioso che si affaccia sulla Costiera Amalfitana fino alla successiva piccola sella per poi iniziare la lunga ascesa a Monte Comune. Restando sempre in vista del Golfo di Salerno si raggiunge la quota di 850m e poi, invece di dirigersi verso la parte più alta del Monte, si percorre il ciglio meridionale del vasto altopiano.
Dopo poche centinaia di metri si è già in vista della sella di S.Maria del Castello che si raggiungerà in una mezz'oretta di cammino. Questo itinerario fa parte dell'Alta Via dei Monti Lattari e pertanto è punteggiato di segni bianco-rossi.
Michele Cinque
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