Regata storica, è Serenissima la regina del mare d’Amalfi
06/06/2005 - Il fotofinish ha dato ragione a Venezia. La Serenissima si è aggiudicata, così, il cinquantesimo palio remiero tra le quattro repubbliche marinare, precedendo nell'ordine Pisa, AMALFI e Genova, con quest'ultima staccata di oltre due imbarcazioni. Dunque, le previsioni della vigilia non sono state smentite dai fatti che, con il successo dei lagunari e la piazza d'onore conquistata dai pisani, hanno confermato tutti i timori della vigilia. Per Amalfi, erano queste le imbarcazioni più temute, anche se il galeone dal cavallo alato ha di che recriminare. E tutto per colpa del sorteggio delle corsie. Amalfi, stavolta, non è stata aiutata dalla buona sorte, capitando nel peggiore dei corridoi. L'acqua uno, ovvero la corsia a ridosso della roccia, ha finito per danneggiare il ritmo degli amalfitani che avevano al loro fianco il galeone rosso di Pisa. In corsia tre e quattro, invece, Genova e Venezia. E proprio quest’ultima ha imposto il suo ritmo alla gara sin dalle battute iniziali. Poi un calo vertiginoso ha favorito i padroni di casa che ai mille metri avevano un ampio margine di vantaggio. La gara si è risolta soltanto nel finale, quando l’equipaggio della Serenissima ha effettuato un impressionante “serrate” precedendo sul traguardo, di pochissimi centimetri, l’aquila di Pisa. A seguire Amalfi, che fino all’ultimo ha creduto nel successo in questo cinquantesimo palio remiero. I primi tre galeoni sono giunti nella rada quasi appaiati, dando vita negli ultimi cinquanta ad un appassionante testa a testa risolto soltanto al fotofinish. Delusione e amarezza hanno accompagnato il rientro nel porto degli otto vogatori amalfitani, mentre Venezia ha alzato i remi in aria appena giunta la notizia della vittoria dai giudici di gara. Si è conclusa così la kermesse rievocativa che ha animato la Costiera Amalfitana per l’intera settimana. E il clima di delusione si respirava non solo per le strade, tra la gente accorsa in massa per applaudire il galeone azzurro. Anche in tribuna d’onore si sono vissuti attimi di sconforto. Già, perché AMALFI e la Campania tutta speravano davvero di suggellare con un successo questo cinquantesimo anniversario. «Tutta colpa della corsia uno - ha detto laconicamente il timoniere di Amalfi, Vincenzo Buttino - È stato davvero un peccato perché ce la siamo giocata sin dall’inizio». Il trofeo è andato, così, a Venezia, che con i suoi campioni porta a 28 il numero di vittorie nel palmares. A premiare Galtarossa & company è stato il presidente della Regione, Antonio Bassolino, mentre la coppa per la piazza d’onore è stata consegnata da Sandra Lonardo Mastella.
Michele Cinque
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