Protesta ad Amalfi contro il porto.
09/06/2005 - Amalfi. Giù le mani dal porto. Gli operatori marittimi di Amalfi hanno inscenato una clamorosa protesta contro il progetto del project financing per il Porto di Amalfi, un progetto che, così come è accaduto per il molo di Marina di Puolo a Massa Lubrense, dovrà essere presentato entro il 30 giugno, con proroghe, alla Regione Campania. Una protesta con uno striscione che, durante la regata, fu prontamente tolto, ma si parla di nuove e piu clamorose proteste. L’iniziativa, che da una parte viene salutata come incentivo per il turismo marittimo, dall'altra vede scendere in campo politici e ambientalisti contro l'invasione di cemento che potrebbe stravolgere il paesaggio della cittadina capofila della Costiera. Ma il project financing significherà anche sottrarre il porto agli amalfitani visto che solo imprese non del territorio potranno vincere l'appalto e gestire il porto dell'antica Repubblica Marinara per un trentennio
L'intervento, per un totale di 23 milioni di euro, di cui 2 di provenienti da fondi regionali, prevede un’offerta diportistica compresa tra i 350 e i 400 posti barca, tra nuovi e rifunzionalizzati. L’iniziativa ha scatenato una serie di contrapposizioni fra chi ipotizza uno sviluppo del porto turistico e chi manifesta preoccupazione per l'impatto ambientale dell'opera. «Siamo preoccupati per l'impatto ambientale di questo progetto - dice l'assessore Pietro Paolo Buonocore, unico della giunta comunale ad aver votato contro -, l'impatto dell'intervento programmato è in corrispondenza del centro storico di Amalfi. Siamo preoccupati per gli effetti che il progetto potrebbe produrre sull'assetto del litorale e dei fondali del bacino portuale. Questo significa che nel medio-lungo termine le ricadute economiche potrebbero non essere positive come ci si aspetterebbe. Sarebbe il caso piuttosto di razionalizzare l'esistente, e, cioè, ricondurre le diverse attività portuali ad una condizione di trasparenza e normalità, anche mediante il risanamento dell'aera denominata Piazzale dei Protontini e la creazione di una qualificata rete di servizi. Ma - continua Buonocore - anche la gestione che verrà data ai privati mi preoccupa e non solo per i posti di lavoro ma per la fruibilità collettiva del bene». Alle preoccupazioni di Buonocore si è affiancata anche Italia Nostra e un gruppo di cittadini che si sta costituendo in comitato civico. L'intervento infrastrutturale previsto per Amalfi dovrà garantire le seguenti funzioni minime: diporto stagionale, stanziale e in transito; offerta per maxiyacht (imbarcazioni oltre di 24 m); collegamenti marittimi di linea e turistici; pesca; cantieristica; stazione di bunkeraggio. L'intervento, inoltre, dovrà garantire la sistemazione urbanistica del waterfront, con previsione di servizi portuali e commerciali, la risistemazione del tratto di costa tra il lungomare dei Cavalieri ed il mare e tra piazza Flavio Gioia e piazzale dei Protontini, tenendo conto però delle rilevanti testimonianze storiche ed artistiche presenti sul territorio che hanno determinato l'inserimento di Amalfi nel patrimonio Unesco. Il progetto prevede poi parcheggi di pertinenza del porto turistico sia a terra sia sull'eventuale prolungamento del molo di sopraflutto, un'elisuperficie per turismo, pronto intervento (118) e protezione civile. In base ai bandi, che rientrano nel Progetto regionale integrato per lo sviluppo della portualità turistica in corso di realizzazione, i soggetti interessati alla costruzione e alla gestione dei due scali, cosiddetti «aspiranti promotori», potranno presentare le proposte (progetti) al settore Demanio marittimo dell'Assessorato regionale ai Trasporti entro il 30 giugno 2005 o, in caso di assenza di proposte alla prima scadenza, entro il 31 dicembre di quest’anno. La procedura prevede una prima scelta di una proposta e quindi una successiva gara per l'individuazione definitiva del soggetto che realizzerà e gestirà le opere, che dovrebbero essere avviate entro il prossimo anno per concludersi intorno al 2008. Ai capitali privati si aggiungeranno poi i fondi regionali, già stanziati nei mesi scorsi per un massimo di 2 milioni di euro. «Con la pubblicazione di questi bandi - ha affermato il presidente Antonio Bassolino in conferenza stampa - si fa un forte passo in avanti per la realizzazione di porti turistici in località importanti come Amalfi e Massa Lubrense. L'incremento dei posti barca nel rispetto dell'ambiente è uno dei punti fondamentali della nostra attività per potenziare il turismo e rendere il mare più vivibile e godibile». «Il Progetto per la portualità turistica fa un altro passo avanti - ha detto, invece, l'assessore ai Trasporti, Ennio Cascetta - coinvolgendo i privati in quella che è un'autentica sfida per lo sviluppo del nostro territorio e di cui auspichiamo ora un'ampia e qualificata partecipazione. Grazie a questi interventi il sistema di porti turistici della Campania sarà dotato entro il 2008 di 19.300 posti barca (di cui 7.000 nuovi e 7.400 rifunzionalizzati, ossia con tutti i servizi necessari), sia in porti e approdi recuperati, messi in sicurezza e attrezzati, sia in nuovi scali in corso di realizzazione». "Questa è una vicenda preoccupante - dice il capogruppo di opposizione Andrea Amendola -il prgetto delmolo oltre ad essere troppo invasivo tanto da poter far venire meno la balneabilità e da creare un grande impatto ambientale, comporterà l'esproprio della gestione del proprio molo agli amalfitani a favore di non si sa quali personaggi vicini alla Regione."
Michele Cinque
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