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Nessuna polemica con don Raffaele ma.. ..
13/06/2005 -Nessuna polemica con don Raffaele Celentano, ma a proposito dell'iniziativa dell'incontro referendario al Comune di Positano era pubblicizzato con i manifesti e anche sul sito che, a quanto pare, legge. Il discorso è molto semplice, su questi argomenti non ci sembra il caso, e non è una lezione, ma una riflessione, impegnare le risorse, o anche solo una buona parte, di un'ottima iniziativa quale è un giornalino. Che il referendum perda non è un segnale che ciò che ha fatto la chiesa sia buono. Storicamente ha perso anche Galileo Galilei per poi, a distanza di cinquecento anni, ricevere le scuse dalla Chiesa. Tutto il rispetto per l'attività sociale e culturale che si svolge in parrocchia, scusate se ci siamo permessi di intervenire, ma spero che, chiaramente voi non avete bisogno di indicazioni, prendetela come una speranza da parte nostra, in prossimità di consultazioni elettorali o referendarie in futuro i giovani siano abituati ad avere oltre che al parere del no e dell'astensione, di cui non dubitavamo la vittoria, anche del parere degli altri, della minoranza del si. In un confronto democratico. Mi dispiace avermela presa sull'argomento anche perchè rispetto all'ottimo lavoro fatto dalla parrocchia la vicenda è parva materia, ma ho detto semplicemente la mia. Ciò non toglie l'ottimo lavoro che, secondo me, si sta svolgendo facendo fare un giornalino ed attività parrocchiale. Non mi sembrava il caso, semplicemente, parlarne in prossimità di un referendum. Cosa che non poteva che scatenare le proteste di chi non ha visto rappresentare la propria voce. Ed il Si non ha avuto modo di far sentire la propria voce, giusta o sbagliata che sia. Per questo, da giornalista, mi è sembrato corretto far sentire le proteste del si. E questo senza esprimere un giudizio negativo nei confronti del parroco o del suo giornalino che anzi apprezziamo.
Michele Cinque
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