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 NEWS
COMUNICATO STAMPA

ITALIA NOSTRA
SEZIONE SALERNO
Via Duomo, 33
Salerno

TRAMONTI E MAIORI, UNA VALLATA DA DIFENDERE: "OCCORRE UN PROGETTO
UNITARIO PER SCONGIURARE UN'ALTRA SARNO".

Dissesto idrogeologico. Se n'è parlato ieri (sabato 11 giugno) a
Tramonti nel convegno "Tramonti e Maiori una vallata da difendere",
organizzato da Italia Nostra.

Il dissesto idrogeologico è stato il tema centrale del convegno
organizzato da Italia Nostra e dal comitato civico di Tramonti svoltosi
ieri nel comune montano della Costiera amalfitana, dal titolo "Tramonti
e Maiori: una vallata da difendere".
Tanti gli spunti critici, corredati da foto, dati e da un video
realizzato sul territorio dove si son denunciati abusi, discariche
abusive di enormi proporzioni e lo stato di degrado in cui versano
alcune zone della vallata .
Tante anche le proposte emerse: "questi due territori si devono dotare
di un sistema di informazione efficace e snello - ha dichiarato Franco
Ortolani, ordinario di geologia della Federico II - con un sistema in
comune di Protezione Civile. In questo momento si è disorganizzati per
affrontare le emergenze - ha ribadito il professore che ha puntato
l'indice sulla mancanza di coordinamento tra i vari enti - bisogna
attivare subito efficienti ed efficaci meccanismi di previsione e
prevenzione. Occorre una struttura di coordinamento per l'allerta e
l'evacuazione".
Risolvere poi il problema del dissesto idrogeologico richiede tempi
medio lunghi, ecco che occorre che il campo della pianificazione sia
efficace. E' questo il tema trattato dal segretario generale
dell'Autorità di Bacino Destra Sele, Stefano Sorvino: "Abbiamo il Piano
stralcio realizzato da ben tre anni, ora si attende che passi in
consiglio regionale altrimenti il lavoro fatto è vano - ha dichiarato
Stefano Sorvino - bisogna però capire quali e come sono stati
realizzati i lavori fino ad oggi".
"La diffusione e la catastroficità degli eventi alterativi - ha
affermato Antonio Vallario ordinario di geologia applicata della
Federico II - impongono una pianificazione e una gestione diversa del
territorio. Le cause naturali possono dipendere da sconsiderate azioni
antropiche che portano ad un uso improprio dell'ambiente geologico
naturale. Il rilancio dell'agricoltura usata anche come mezzo di tutela
ambientale per questi luoghi è fondamentale".
"Solo il 20% dei comuni a rischio si trova in condizioni ottimali - ha
ribadito Giancarlo Chiavazzo responsabile di Legambiente - ci si può
permettere di permanere in una tale situazione? Tramonti e Maiori devono
attuare una politica mirata a risolvere le criticità presenti, non
possiamo risolverli solo quando è troppo tardi, cioè a sciagura
avvenuta. Le scelte di localizzare anche un depuratore va vagliato con
cura e con la partecipazione di tutti. E' stata una scelta giusta la
locazione del depuratore sito in località Pucara? E funziona? ".
L'altro spunto critico è emerso poi dall'intervento del presidente del
Parco Regionale dei Monti Lattari, Anna Savarese: "troppi gli Enti che
hanno quasi sempre le stesse competenze - ha affermato Savarese -
bisogna che ci si coordini ed evitare sperperi di denaro pubblico. Il
territorio è risorsa e bisogna che vada tutelato al meglio. Una
discarica abusiva rappresenta un altro pericolo di cui un comune non può
far finta di nulla, bisogna che cittadini ed amministratori collaborino
efficacemente. Il Parco dovrà significare un mezzo efficace di
riqualificazione ambientale e un volano per l'economia locale". La
presenza poi del subcommissario all'emergenza idrogeologica Pasquale
Versace ha creato anche lo spunto per parlare del ruolo dei commissari:
" Non è vero che quando arrivano i commissari i comuni vengono
esautorati dal loro ruolo - ha dichiarato Versace - noi cerchiamo invece
di essere molto più snelli anche sui controlli dei lavori pubblici. Per
quanto riguarda la programmazione spetta ovviamente all'Autorità di
Bacino coordinare un po' tutti. La realtà di Sarno ha insegnato molte
cose, come fare delle opere cosiddette di "difesa passiva" un esempio
concreto. Per quanto riguarda il territorio di Tramonti e Maiori - ha
ribadito il subcommissario - è fuori dubbio che necessita di interventi
immediati in quanto quello che è successo a marzo di questo anno è un
segno tangibile della sofferenza di questa vallata. I tempi di
intervento devono essere brevi".
Presenti il sindaco di Tramonti Armando Imperato, il sindaco di Maiori
Stefano Della Pietra, il presidente della comunità montana Raffaele
Ferraioli, il responsabile Arpac Salerno Giuseppe Manzo ed altri
rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delle amministrazioni
locali.
"Questo convegno - ha affermato Raffaella Di Leo responsabile di Italia
Nostra - è solo il primo di una lunga serie di appuntamenti che ci vedrà
impegnati su questo tema in costiera amalfitana. Tutto ciò che è emerso
dal convegno dovrà essere recepito dagli enti responsabili e noi faremo
in modo che ciò accada".

Michele Cinque

 

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