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Positano da il via alla progettazione partecipativa
14/06/2005 - Positano. La riqualificazione dell’area della Cascata, una zona di Positano che si trova sulla strada statale, che verrà adibita ad area per i bambini di Positano, è diventato il banco di prova per la progettazione partecipativa al Comune di Positano.
Ieri pomeriggio all’auditorium della scuola media di Positano c’è stato l’incontro con le mamme ed il sindaco di Positano Domenico Marrone, con lui il responsabile dei lavori pubblici Raffaele Fata ed il progettista l’architetto Giovanni Fortunato. A partecipare al dibattito una trentina fra mamme e ragazzi e ragazze, assistevano anche il vicesindaco Gaetano Marrone e il consigliere Peppe Castellano dell’amministrazione.
Un incontro positivo che ha visto anche il tecnico esibire tutta la documentazione progettuale e gli allegati grafici ai genitori. Fra questi molti hanno fatto proposte di carattere pratico, dal tipo di giochi, all’arredamento per l’area, ma si è avuta una generale soddisfazione da questo incontro costruttivo effettivamente per tutti.
“Questo è un primo esempio di progettazione partecipativa con la quale intendiamo rapportarci con la cittadinanza per uno sviluppo armonico e condiviso del paese – ha detto il sindaco Domenico Marrone -, il primo lotto deve passare alla soprintendenza, per il secondo lotto stiamo raccogliendo i suggerimenti dei genitori e già c’è stata una condivisione progettuale sulla divisione della zona in due aree, una dedicata ai più piccoli ed una ai più grandi e sull’allestimento con giochi con attrezzi naturali sull’esempio di quello che avviene in Germania.”
Il progetto, di 97.000 euro, riguarda un’area che si trova sulla statale amalfitana, via G. Marconi, al centro del paese, anche se al di fuori del centro abitato. Anni fa quest’area fu usata anche come deposito per i camion per i rifiuti e a volte ha avuto, in passato, problemi anche riguardo la presenza dei rifiuti, nonostante sull’area insisteva il deposito dell’acqua e un pozzo artesiano. Ora la situazione è migliorata e con questo progetto verrà definitivamente sanata una delle zone più interessanti del paese perché si trova in un contesto ambientale straordinario con la presenza, appunto, di una piccola cascata con un piccolissimo laghetto che potrebbero essere anche un punto di attrattiva. Inoltre la zona si trova proprio di fronte alla palestra verde. L’unico problema è che si trova al di fuori del centro abitato ed in curva, ma per questo ci sono comunque i trasporti pubblici degli autobus interni e sicuramente si provvederà ad una precisa segnaletica e a personale di custodia. Molti gli interventi dei genitori, la maggior parte rivolti a lamentare un disagio che provano i figli a non avere spazi per giocare ed in particolare a vere e proprie “guerre” e aggressioni da parte di arzilli vecchietti intolleranti nelle piazzette dove i ragazzi, non potendo usufruire della spiaggia, si recano per giocare. Guerre giustificate da ordinanze del passato totalmente repressive verso i ragazzi per cui il sindaco sta cercando di vagliare una soluzione alternativa, contemperando l’interesse dei ragazzi a giocare e del cosiddetto ordine pubblico. Altre proposte sono venute dalla mamme di carattere pratico, chi voleva una pista di pattinaggio, chi voleva il basket, chi una rete per arrampicarsi. Di certo l’area sarà riqualificata da questo autunno, ci saranno tre bagni e dei depositi e, si spera, in un anno i lavori dovrebbero essere terminati. Se questi andassero in porto bene sarebbe la prima area dedicata ai più piccoli che il Comune di Positano realizzerà nel corso della sua storia in maniera decente, unico esempio il piccolissimo parco giochi di fronte al Comune, finito agli onori della cronaca, purtroppo, per essere stato usato come deposito di materiali edili per lavori pubblici, ci volle l’intervento di cittadini e associazioni, con la sollecitazione del difensore civico, per far riappropriare ai più piccoli di un loro spazio. Al di là di ogni prematuro giudizio è un segnale positivo che l’amministrazione si stia preoccupando per dotare i più piccoli di un’area dedicata a loro e che abbia deciso di far partecipare le mamme alle scelte progettuali.
Michele Cinque
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