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PULIZIA DEL MARE PER POSIDONIA SI PUO’ FARE DI PIU’
01/07/05 - Positano - La pulizia del mare bisogna farla meglio a monte e gli spazzamare non lavorano. Il presidente di Posidonia Casola punta il dito
" PULIZIA DEL MARE PER POSIDONIA SI PUO’ FARE DI PIU’ "
Non è soddisfatto il presidente dell’associazione Posidonia Vito Casola della pulizia del mare a Positano, Casola, imprenditore della moda, si interessa ormai da vent’anni della pulizia del mare, presentando idee, progetti e finanziando o facendo finanziare personalmente chi deve operarsi per pulire il mare, ma, nonostante il depuratore fra i migliori della Campania e le acque pulite, le correnti portano ogni tanto inevitabilmente rifiuti sui lidi positanesi. “Il mare è sporco e non vedo ancora che la pulizia funzioni – dice Vito Casola presidente dell’associazione Posidonia -, ci sono buste, rifiuti ed altro, mi aspettavo di più dall’amministrazione. Intendiamo non addebito nulla ai ragazzi che stanno lavorando sulle barche per raccogliere i rifiuti, ma soprattutto agli spazzamare della Provincia che fanno il giro qui senza intervenire mai”
La preplica arriva dall’assessore all’ambiente Gaetano Marrone. “Sono sorpreso, abbiamo ascoltato le proposte di Posidonia, in primis quello di aumentare il budget da 15.000 a 20.000 euro e le proteste mi sembrano intempestive, è prematuro dare un giudizio – dice Marrone -. Ufficialmente ancora non hanno cominciato a fare la pulizia del mare, sono tre persone impiegate nella pulizia, cosa mai avvenuta prima.”
A vincere è stata la Società Jolly Service con un’offerta di 19.500 euro, una società, gestita da Raffaele Di Leva ed altri due soci, tutta positanese, cosa che chiedeva da tempo Posidonia perché da fuori le ditte avevano fatto un pessimo lavoro, con tanto
Ma Casola rincalza. “Mi fa piacere che sono dei positanesi a fare il lavoro ed infatti il servizio rispetto al recente passato è migliorato moltissimo – osserva Casola -, so che nella sola giornata di domenica hanno raccolto 40 buste di immondizia e comunque ne raccolgono tra i 20 ed i 30 al giorno, quindi a lavorare lavorano, rimane l’assurdità dello spazzamare che passa al largo quasi per farsi un giro turistico, che senso ha? Qualcuno dice che vengono per cercare idrocarburi e che fanno li cercano a Positano e non a Salerno o altri grandi porti? Piùttosto venissero usati per intercettare i rifiuti che si formano al “capo di corrente” per poi arrivare a Positano.”
“Su questo ha ragione il presidente di Posidonia – dice l’operatore turistico Marco Rispoli -, bisogna intervenire prima che i rifiuti arrivino in spiaggia. All’inizio i rifiuti sono compatti, poi quando arrivano in spiaggia si allargano, se venissero intercettati prima si eviterebbero enormi danni all’immagine del turismo balneare e gli operatori lavorerebbero meglio.”
Ma in questo c’è anche una differenza di trattamento fra la spiaggia grande e Fornillo e altre spiagge. La spiaggia grande, in particolare la parte riguardante lo stabilimento balneare l’Incanto, ha un “serpentone” che protegge lo specchio d’acqua antistante la sua concessione, in parte finanziato all’epoca dalla Regione Campania, mentre nelle altre spiagge di serpentoni, che allontanerebbero la sporcizia, neanche l’ombra. Per non parlare dei problemi dei rivi, quello di Fornillo è esemplare, e della mancanza di cestini sulla strada pedonale Via Positanesi d’America che congiunge la Spiaggia Grande a quella di Fornillo, insomma c’è da lavorare.
Michele Cinque
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