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Costiera Furti di imbarcazioni
08/07/2005 - Conca dei Marini. Un’ondata di furti di mezzi nautici, soprattutto accessori, ma anche piccole imbarcazioni, in Costiera Amalfitana, preso di mira anche il Canard modello Morgan di 44 piedi dell’onorevole Mario D’Urso, ormeggiato al largo di Conca dei Marini. Il furto sventato nella notte di mercoledì dall’allarme lanciato dai pescatori del luogo che hanno messo in fuga i malintenzionati. Ed è proprio la piccola località della Costiera Amalfitana, con Positano ed Amalfi, ad essere presa maggiormente di mira, mentre a Salerno i furti sono avvenuti addirittura nei cantieri nautici, uno al cantiere nautico Gatto e uno al cantiere Nautica Sud, due imbarcazioni, sulle quali sta indagando la polizia.
A Conca dei Marini vittime dei furti anche i titolari del risorante dei Vip La Tonnarella.
“A noi ci hanno rubato un motore lunedì scorso, ma la cosa grave è stato che si stavano rubando il motoscafo di D’Urso - dice Franco Lauritano il ristorante La Tonnarella - , lo hanno affiancato con un gommone e lo stavano trainando man mano fuori, i pescatori lo hanno visto e hanno dato l’allarme e così è stata salvata l’imbarcazione.”
A cadere vittime dei furti più che le stesse imbarcazioni, difficili da nascondere e da rivendere, soprattutto se immatricolate, sono motori e tender, i battelli pneumatici di cui sono accessoriati le grosse imbarcazioni, in genere su commissione. Il valore di ogni furto può variare dai dieci ai cinquanta mila euro.
Vari i furti avvenuti anche nei dintorni di Conca, sempre lunedì scorso è stato rubato un tender ad un veliero ancorato nella rada dell’albergo Santa Caterina di Amalfi, mentre a Fornillo, a Positano, è stato rubato un gozzo Aprea, ed altri furti, tra Positano ed Amalfi, hanno riguardato motori e accessori vari delle imbarcazioni. Sempre a Conca è stata rubata anche una motocicletta marina.
“I furti avvengono spesso su commissione – dice un noleggiatore -, mai di mezzi immatricolati che sono difficili da nascondere, vengono dall’area torrese e li vengono nascosti i mezzi che vengono reperiti a seconda della bisogna, c’è chi chiede un tender o un motore e quindi i ladri partono e vanno a colpo sicuro perchè hanno un mercato che gli consente di non tenere a terra troppo tempo la refurtiva, nell’arco di una notte avviene il furto, viene mimetizzato il mezzo e consegnato all’acquirente. Il problema è che mancano i controlli.”
Michele Cinque
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