POSITANO STOP A NUOVE CORSE PER IL MOLO
13/07/2005 - Positano. La Regione congela nuove richieste di approdi a Positano. Ha avuto un esito positivo l’incontro fatto ieri dal sindaco Domenico Marrone, accompagnato da una delegazione composta da maggioranza e minoranza consiliare, con i rappresentanti della Capitaneria di Porto di Amalfi e Positano e due funzionari responsabili dell’assessorato regionale ai Trasporti tenutosi ieri mattina alle 11 a Napoli. “Abbiamo fatto dei notevoli passi avanti e sono state congelate tutte le altre richieste e venerdì ci sarà un tavolo operativo per migliorare la situazione – dice il sindaco di Positano Domenico Marrone, e poi ci sarà un altro tavolo di lavoro per la prossima settimana, per fine luglio si arriverà alla proposta definitiva. Noi abbiamo presentato un nostro piano dove vengono analizzato i flussi del 2004 e 2005 e viene fatta un’attenta analisi del carico che possiamo sopportare come Comune. Secondo i nostri studi non possiamo superare le 1600 unità nelle tre ore critiche, dove tutti vogliono accostare, e cioè dalle 10 di mattina alle 13. Questi calcoli sono frutto di una sommatoria fra persone che arrivano via mare e via terra, è frutto di un calcolo della larghezza della strade e della velocità media del pedone, oltre questa soglia si arrivare al fermo totale anche del traffico pedonale. Abbiamo fatto un lavoro meticoloso.”
Sono anni che Positano si vede presa di assalto via mare d’estate con un crescendo continuo, fino ad arrivare a un movimento di circa 500.000 persone l’anno scorso per 4.000 abitanti, basta venire sulla spiaggia grande la domenica verso le 11 per capire l’impatto ambientale che deriva da questo afflusso, con uno molo inadeguato a una tale mole di traffico marittimo. La situazione sembrava deteriorare quest’anno, quando la Regione aveva previsto di autorizzare fino a 64 approdi, cosa che ha provocato la protesta dell’amministrazione e degli operatori turistici positanesi fino ad arrivare ad una simbolica serrata dei negozi e ad un consiglio comunale tenutosi sul molo stesso per sensibilizzare l’opinione pubblica a fine giugno.
“Siamo soddisfatti dell’incontro la Regione ha preso coscienza che il nostro problema esiste e bisogna risolverlo – dice Salvatore Rispoli, presidente degli albergatori di Positano e assessore al turismo -, abbiamo analizzato il quadro orario che è stato predisposto e ci sono molte corse che hanno gli stessi identici orari e quindi sono dei doppioni, quindi c’è la speranza che oltre a congelare le decine di richieste che incredibilmente venivano ancora fatte per attraccare a Positano si possa pensare ad una riduzione delle 64 previste che sono in effetti eccessive rispetto alla sostenibilità del paese. In ogni caso sono stati fatti dei grossi passi in avanti, il problema non si può risolvere con una bacchetta magica dall’oggi al domani, ma vi è un dialogo ed è importante.”
“Bisogna fare un distinguo fra chi offre un servizio come i metrò del mare e altre compagnie che fanno corse di linea e chi vuole solo sfruttare l’approdo – dice il Commissario dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano Franco D’Angelo - , trovare il giusto equilibrio razionalizzando le corse tenendo conto che le vie del mare sono anche un servizio turistico che ha una funzione importante.”
Ma, mentre Positano, si sente soffocata dalle corse via mare, c’è chi le vuole e protesta per la loro assenza, come a Maiori. “Che vi sia un esclusivo interesse commerciale e non un servizio per il turismo lo si capisce confrontando i dati di Positano con quelli di Maiori, - dicono gli albergatori di Maiori -, Maiori il porto ce l’ha ed è capiente ed efficiente, perché non incentivano il traffico marittimo qui? Invece non ci sono neanche le corse minime che garantiscano un servizio di collegamento che dovrebbe giustificare la denominazione di servizio sostitutivo al traffico su strada.”
Contrariati invece i titolari delle compagnie di navigazione. “Si parla di migliaia di persone che sbarcano, ma non so come si fa a dirlo - dice Francesco Esposito dell’Alicost, una delle società accusate di voler moltiplicare gli approdi a Positano -, noi diamo un servizio e ci sentiamo messi sotto accusa non so per cosa, ma il discorso è molto lungo e bisognerebbe farlo con calma, ora non voglio dire niente.”
“Non ce l’abbiamo con nessuno – dice Salvatore Rispoli -, vorrei chiarire che da parte nostra non vi è rifiuto verso niente e nessuno, i dati sono quelli acquisiti attraverso la delegazione della Capitaneria di Positano. Si tratta solo di tutelare la vivibilità di questo paese che, fisicamente, non può riuscire ad accogliere un numero così rilevante di afflussi.”
Michele Cinque
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