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Metro del mare la polemica delle biglietterie

21/07/2005Positano. Cosa dire se vi sono due società di navigazione concorrenti che fanno la stessa linea e, spesso, gli stessi orari, ma solo una delle due ha la biglietteria? Capita in Costiera Amalfitana, nel tratto che va da Positano-Amalfi-Salerno. Sui moli le biglietterie dell’Alicost, la società privata che copre il tratto che va da Positano a Salerno, vendono anche i biglietti del servizio pubblico, anche se di una società mista pubblico-privata, del metrò del mare. In pratica dipendenti di una società dovrebbero vendere biglietti della concorrenza. Che questo sia un paradosso è evidente. Eppure la differenza fra il Metrò del mare e la società di navigazione Alicost si vede anche nei mezzi e nella velocità di collegamento. Da Positano ad Amalfi il metrò del mare ci impiega circa venti minuti, l’Alicost quasi trenta. Il metrò del mare ha a disposizione degli aliscafi, l’Alicost delle motonavi. La differenza di prezzo è minima, sei euro per il metrò del mare, cinque per l’Alicost. La differenza fra i due mezzi, e la loro velocità, è ancora più netta quando si arriva a Salerno. Ciònonostante a nessuno viene il dubbio che le biglietterie, magari inconsciamente, possano favorire i propri titolari più diretti. La cosa però si fa abbastanza marchiana quando capita la corsa delle 10 di mattina da Positano.
“Ieri mattina è capitato che sono arrivate quindici persone che volevano prendere il metrò del mare con biglietti che riguardavano la compagnia di navigazione private – dice il capomacchina del metrò del mare -, la cosa ci è sembrata strana. Non so se vi sia o meno un boicottamento, ma non voglio crederlo, però è quantomeno assurdo che la società del metrò del mare non si doti di una propria biglietteria perlomeno per chiarire ogni tipo di equivoco, questo lo ho fatto presente anche alla società e all’assessore regionale Cascetta.”
E’ una situazione che ha comunque dell’assurdo. Anche perché la stessa compagnia privata sta portando avanti un contenzioso da anni proprio con il metrò del mare per quanto riguarda il principio della concorrenza. L’Alicost ritiene che il metrò del mare violi le regole della concorrenza in quanto sovvenzionato con fondi pubblici.
“Noi non ci teniamo proprio a venire per forza a Positano – dice il macchinista del metrò del mare -, possimo pure fare direttamente Amalfi, anzi il molo di Positano, per quanto mi riguarda, è anche pericoloso, con il paragetti abbiamo difficoltà ad attraccare, in ogni caso rispetto agli investimenti della Regione per attivare la linea con Positano e quanto ci guadagniamo veramente non so se ne vale la pena.”
Ma il metrò del mare viene considerato dai più un servizio per il turismo, infatti la linea con Napoli è usata da qual tipo di turismo, stanziale, che crea meno problematiche alla vivibilità all’interno del paese. Il problema, forse più la domenica che durante la settimana, lo creano in parte le compagnie private, ma ancora di più gli sbarchi occasionali o addirittura abusivi, per controllare i quali la delegazione di porto di Positano si è dotata anche di due nuove addette che assistono il comandante Piccirillo.
Rimane però, al di là di tutto, il problema della biglietteria unica, una biglietteria gestita da una società che, seppure non vi sia mai stata rilevata alcuna irregolarità, almeno potenzialmente potrebbe depistare il turista medio.
Dall’Alicost respingono ogni accusa. “I biglietti vengono venduti ai turisti in base alle loro richieste e sugli stessi c’è un aggio, non vorremmo che ci fosse una certa avversione nei nostri confronti.” Un po’ di scontro latente però pare che vi sia fra positanesi ed amalfitani, che posi sono quelli che materialmente lavorano anche a Positano. “Sono campanilismi assurdi, noi abbiamo assunto nostro personale non capisco perché dovevamo prendere a lavorare gente di Positano soprattutto dopo che ci hanno fatto tutta questa guerra. Mi chiedo perché nessuno vede le tante sconcezze che si fanno sul molo, a cominciare dalla pericolosità delle taniche lasciate dietro i gazebo perché non c’è un distributore di carburante e molti pensano bene di tenersene una riserva a cielo aperto con tutti i rischi che ne conseguono.”
Una situazione, in ogni caso, incandescente. Sulle biglietterie però il Comune vuole mettere mano. “Stiamo pensando a trovare una soluzione – dice l’assessore al Turismo Salvatore Rispoli -, anche perché ce lo ha chiesto anche la Regione.”

Michele Cinque

 

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