La Prospettiva del Ranocchio a Insieme a Positano
28/07/2005 - Arriva anche la "Prospettiva del Ranocchio" a Positano con le belle attività di ‘Insieme a Positano per Giù le mani dai bambini’. Ieri è stata la volta della presentazione e dibattito sul libro scritto dal vignettista Altan e da Elisabetta Forni, docente di sociologia urbana, dal titolo ‘La prospettiva del ranocchio. Lo sguardo dei bambini sul mondo adulto’. Elisabetta Forni ha parlato del libro, già presentato al salone del libro a Torino, nella Piazza Gioia attirando l'attenzione dei passanti.
Il libro parla, come dice il titolo, dello sguardo da ranocchio, ossia dal basso, dei bambini, capaci molto più di quanto crediamo,di osservare noi adulti con precisione e capacità critica, cogliendo tutto quello che proprio non va nel nostro comportamento. Dalla violenza, in tante sue forme, all’abuso che facciamo di televisione, cellulare e computer, alla debolezza, se non addirittura negatività dei valori che trasmettiamo ai bambini, alla nostra difficoltà nel riconoscere i diritti dell’infanzia, le vignette di Altan, commentate dalla sociologa, ci rimandano un’immagine problematica non del mondo dei piccoli ma di quello adulto, nel quale tutti noi possiamo ritrovarci, in qualche misura.
La riflessione di Elisabetta Forni nasce da due temi fondamentali: «l'adultocentrismo» del mondo occidentale contemporaneo, e «la negazione della realtà infantile di cui sono responsabili gli adulti». Partendo dunque da una valutazione che, come nota Michele Serra su Repubblica, «non concede alibi ai genitori», il testo si dispone intorno ad alcuni grandi nodi: la violenza - non solo quella diretta ma anche quella strutturale, che rende questo nostro mondo così inospitale per i bambini; le droghe legali, come televisione e pubblicità; i valori e i diritti infantili. Tutto questo muovendosi lungo il filo conduttore di alcune decine delle più corrosive vignette del miglior Altan, fra madri succulente e ignave e padri stolidi e rozzi. Come può sopravvivere un povero ranocchio in un tale frullatore ambientale? Baby-sitting televisivo, iperstimolazione, assenza di spazi aperti.
"Bisogna far si che i bambini si riapproprino della propria città, che la vivano - ha detto Elisebatte Forni -, se potessero scegliere fra la televisione e il gioco all'aria aperta, questi sceglierebbero sicuramente di stare all'aria aperta. Anche quello di relegare i bambini davanti ad un video è una violenza."
Il libro esamina i vari aspetti delle violenze che subiscono i bambini, analizza le loro problematiche sociali con l'ausilio delle vignette di Altan e con la riflessione dei bambini di Loreto, un paesino della costa abruzzese, che si sono esercitati a completare i testi delle vignette di Altan che, in modo dissacrante, crudo, ma reale, ha disvelato molti aspetti del rapporto adulti-bambini.
Il tema si è inserito perfettamente nello spirito delle iniziative di "Insieme a Positano" sostenute dal Comune di Positano e dalle associazioni La Selva e Posidonia a sostegno della campagna di sensibilizzazione contro l’ l’abuso di psicofarmaci a bambini e adolescenti, che ricordiamo continueranno fino all’8 agosto. Info: presso lo stabilimento balneare Lido dell’incanto , dove lo staff è presente tutte le mattine dalle 10 alle 13, escluso il lunedì.
Michele Cinque
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