L’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano protesta per il dissesto della Statale
29/07/2005 - Positano. “La Statale Amalfitana nel tratto di Positano è a pezzi, bisogna fare qualcosa, non si può accettare che in un paese come questo la strada si trovi in queste condizioni” protesta l’amministratore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano Franco D’Angelo, “La Statale di Positano riceve, per la sua straordinaria bellezza paesaggistica, l'onore della pubblicità dell'atlante stradale sull'Espresso, il venerdì e Repubblica, ma è da più di cinque anni dissestata per i lavori della metanizzazione. Ora bisogna intervenire, oltre all’immagine sono anche le auto di turisti e residenti a subirne i danni.” L'Amalfitanagas per metanizzare la Costiera Amalfitana ha dovuto effettuare lavori di scavo sulla strada statale amalfitana, ma il ripristino dell'asfalto non è mai avvenuto. Ora è l'Anas sotto accusa per la strada. "L'Anas dovrebbe ripristinare in danno la statale - dice Salvatore Cuccurullo, assessore alla viabilità del Comune di Positano -, è l'ente proprietario e come tale dovrebbe garantire la manutenzione e la sicurezza della Strada Statale stessa anche se i lavori sono stati effettuati dall'Amalfitanagas, dopo il passare di tanti anni avrebbe dovuto sistemare l'asfalto per poi rivalersi nei confronti della società che ha causato i danni. Dicono che devono fare altri interventi"
“Intanto tutto il tratto che va da Praiano a Positano sembra un percorso di guerra – dice l’amministratore dell’Azienda di Positano Franco D’Angelo -, una situazione assurda ed anche pericolosa per la circolazione.”
I lavori, che sono stati effettuati da ditte in appalto, e a volte, in subappalto, si sono limitati a installare le condotte per la metanizzazione e ricoprirle alla meglio di asfalto, ma una copertura che essendo disomogenea crea un asfalto con accavallamenti, storture, sbalzi, insomma rende la percorribilità della Statale amalfitana nel tratto che va da Positano a Praiano, più precisamente dal bivio de La Sponda all'hotel Tritone, quella che viene prospettata nella pubblicità dell'espresso, impercorribile. "Cercheremo di attivarci al più presto - dicono dall'Anas -, abbiamo espletato le procedure sanzionatorie nei confronti dell'Amalfitanagas ora si devono trovare i fondi per sistemare la strada.”
La legge prevede che la ditta che esegue i lavori dovrebbe ripristinare a regola d'arte il manto stradale. Ma se non lo fa che succede? Succede che l'Anas tramite i suoi funzionari sanzionino con dei verbali la società inadempiente e che se questa continui a non ripristinare l'asfalto ne disponga il ripristino in danno, che significa che l'Anas ripristina l'asfalto per poi rivalersi nei confronti della ditta. Il principio è che la strada deve garantire la sicurezza e l'incolumità degli utenti e questa sicurezza la deve garantire, in ogni caso, l'ente proprietario, cioè l'Anas. Allora si può capire che fra procedimenti sanzionatori e scambi di documentazione fra Anas ed Amalfitanagas possano passare dei mesi, ma non degli anni.
Michele Cinque
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