|
LA CALA DI MARCIANO: CAPITAN COOK
06/08/2005 - Massa Lubrense. E’ uno degli angoli di paradiso della Penisola Sorrentina, uno dei luoghi più straordinari della Campania. Parliamo della Cala di Marciano a Massa Lubrense, una spiaggetta con un unico stabilimento, Capitan Cook, raggiungibile attraverso un sentiero impervio ma di suggestiva bellezza, per chi ama la natura, altrimenti via mare con una barchetta qualsiasi
Per raggiungerla via terra bisogna arrivare al villaggio di Marciano, sulla strada trolvate l’Annunziata, con la casa di Murat e la torre Turbolo, con l’imperdibile ristorante de la Torre , di “One Fire”, e il panorama spettacolare. Arrivati al villaggio di Marciano ci si incammina per un lungo sentiero, preferibile arrivare col due ruote in modo da far minor cammino a piedi, e poi scende avventurandosi fra pinete e ulivi, all’improvviso si apre allo sguardo una cala con una straordinaria scogliera e il mitico Capitan Cook alias avvocato Bernardo Lombardi.
Dal porto di Massa Lubrense con sei euro si arriva qui e poi c’è il trasbordo con la barchetta, sei euro a persona andata e ritorno, Cooperativa Marina della Lobra.
Perché si chiama capitan Cook è presto detto “Perché è stato un po scoperto da me dice il capitano – ed e stata una scoperta come le scoperte che faceva Cook. Sono qui dal 1988, ho avuto solo delle difficoltà con la mareggiata del 2000 che distrusse pure il porto di Massa, ma stare qui ne vale la pena.”
Pochi lo sanno, ma lo stabilimento si trova in un posto privato, ed è affittato dalla Curia di Castellammare. Colpisce il rispetto per la natura la struttura prevalentemente in legno, passamani dappertutto per giungere alle varie scoglierei lettini, da prenotare (0815339359 – 3356783738)
Qui l’accesso è libero, mentre i lettini costano solo 3,60 euro, il prezzo più economico della Penisola Sorrentina. Capitan Cook è anche un ristorante apprezzato dove sotto il pergolato si può assaggiare il classico scialatiello con vongole e zucchine o spaghetti gamberetti, ma in particolare il tubettone al Capitan Cook, con frutti di mare e melanzane a funghetti e zucchine, il pacchero al pesce spade, innaffiati con il vino con le pesche. Il dolce in questo ambiente non poteva non chiamarsi orgasmo, un semifreddo fatto dalla moglie Grazia Caputo, a base di cacao ed amaretti affogato nel caffè caldo amaro a cui farà seguito la baquette che si sta elaborando.In cucina si trova una parte dello staff della Torre Felicia, Franca, Sonia, la figlia del Capitano, e l’amministratore della Capitan Cook Maria Venanzio. Colpisce il rispetto per l’ambiente, la zona viene tenuta pulita e addirittura si fa, caso più unico che raro, la raccolta differenziata sulla spiaggia. Il sole tramonta alle 20,30. Questa è veramente l’ultima spiaggia dove tramonta il sole. La sera, poi, chi lo desidera si può anche organizzare, su prenotazione, una cenetta. Un posto solo per veri intenditori ed avventurieri.
Mi.Ci.
|
