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GOLETTA VERDE IN COSTIERA: MARE OK, MA GLI ABUSI METTONO A RISCHIO LE COSTE

08/08/2005 - Amalfi. Arriva la Goletta Verde in Costiera Amalfitana e parte all’attacco contro l’abusivismo sulle coste. Un’abusivismo che è diventata un’emergenza per la divina, un abuso a settimana, se si parla di nuove opere, altrimenti si supera anche questa cifra. Abusi che hanno spinto a non inserire alcune località fra le più belle in Italia, eri pomeriggio c’è stata comunque una sosta sulla spiaggetta di Conca dei Marini, uscita per poco dal novero delle più belle d’Italia, che rimane un angolo suggestivo dove D’Urso ha celebrato il battesimo della nipotina, con tanto di Vip, qualche settimana fa, poi inaugurazione della sede della Legambiente ad Amalfi, oggi giro fra Vico Equense e Meta, dove c’è il rischio di stravolgimento per il progetto per il porto a Seiano da una parte e dall’altra l’eterno mostro di Alimuri, poi nel pomeriggio incontro al porto di Sorrento a bordo del Pietro Micca alle 17.30 per parlare di portualità, i progetti che da Amalfi a Massa Lubrense rischiano di stravolgere le due costiere che contano il maggior afflusso turistico della Campania e del sud: la Costiera Amalfitana e quella Sorrentina, vi sarà un dibattito con diversi punti di vista. Il mare della Costiera secondo i dati della Goletta Verde, salvo Minori, è pulito, anche se i depuratori non sono a norma quasi dappertutto, salvo il caso di Positano, che però deve affrontare enormi spese di gestione (oltre 300.000 euro l’anno). Se il mare è ok non si può dire lo stesso per le coste e gli abusi sempre più diffusi.
“Complessi turistici nascosti fra limoneti, ville mimetizzate nella roccia. In costiera amalfitana, dichiarato dall’UNESCO territorio patrimonio dell’Umanità, il cemento selvaggio dilaga: nuovi trucchi, soliti scempi. In aumento su tutto il territorio campano il fenomeno dell’abusivismo.”
Questa dunque la situazione relativa al cemento selvaggio in costiera amalfitana, e denunciata oggi attraverso una nota stampa da Goletta Verde di Legambiente, in arrivo domani ad Amalfi. La campagna di Legambiente giunta alla ventesima edizione, è realizzata con il contributo di Vodafone Italia e, quest’anno, con la collaborazione del settimanale L’Espresso.
Goletta Verde ogni estate da vent’anni informa in tempo reale chi vive nelle località di mare e chi ci va in vacanza sulla qualità delle acque di balneazione.
Una costruzione abusiva alla settimana. Nei primi sei mesi del 2005 sono stati sequestrati oltre 30 manufatti abusivi per un valore complessivo di oltre 16 milioni e mezzo di euro. Circa 100 le persone denunciate (secondo i dati del Comando Sezione Operativa Navale di Salerno della Guardia di finanza). Nessuna località viene risparmiata: Ravello, Amalfi, Conca dei Marini, Positano. Del resto la Campania si conferma regione leader anche in questo settore con 6144 case abusive realizzate nel 2004 (erano 5568 nel 2003) e si stima che altrettante verranno realizzate nel 2005.
“E’ grave che in questo tratto della costa campana – ha dichiarato Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde - che resta uno dei tesori della nostra Penisola si possa tollerare una situazione come quella che invece siamo qui a denunciare. Con l’arrivo dell’estate i pirati del cemento aumentano la loro attività. E non parliamo certamente solo della semplice casetta per la vacanza. Siamo in presenza di abusivismo di alto livello: complessi turistici-alberghieri, complessi residenziali, unità immobiliari su più livelli e sontuose ville a mare. Ma anche scheletri pronti per diventare mega alberghi con vista mozzafiato, o appartamenti di oltre 200 metri quadrati, costruiti in posti incantevoli. Quello dell’abusivismo edilizio è un problema che è gravissimo su tutto il territorio regionale campano ma che qui è ancora più evidente in tutta la sua pesante distruttività. Come Goletta Verde – ha aggiunto Rina Guadagnini – è nostro dovere denunciare questo tipo di situazioni per far in modo che amministratori e cittadini reagiscano con vigore avviando opere di recupero e tutela dell’ambiente e di tutto il territorio.”
“Basta iniziare con i pilastri coperti dai famosi teloni verdi – ha aggiunto Michele Buonomo, Presidente di Legambiente Campania -, adoperati per la copertura degli agrumeti dalle gelate invernali. Si aggiungono poi uliveti e limoneti a circondare il cemento. In poche ore la baracca formata dai soli pilastri diventa rustico e in pochi giorni, voilà la villa è bella e fatta. E negli ultimi tempi per evitare di essere individuati da mare o dagli elicotteri, gli abusivi si sono attrezzati. Sbancano la roccia in profondità e cominciano ad alzare i pilastri, che così rimangono al di sotto del livello del terreno. Difficilmente individuabili a occhio nudo. In Costiera una casa vale un tesoro. Investi un euro e ne guadagni dieci. Le ditte – ha detto ancora il Presidente di Legambiente Campania - che realizzano le case abusive, secondo gli inquirenti, sono sempre le stesse. Una specie di cartello che ha l’esclusiva del mercato del cemento illegale in costiera. Tempi brevi, pochi giorni di lavoro e ti assicurano la realizzazione completa. Se non fosse per le forze dell’ordine, non ci sarebbero sequestri. In costiera c’è purtroppo un clima omertoso. E’ impossibile – ha concluso Michele Buonuomo - che vengono costruite intere strutture, in molti casi ecomostri, senza che nessuno si accorga di nulla. Senza contare che in costiera i comuni difficilmente demoliscono. E non dimentichiamo che siamo in un territorio annoverato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.”

Michele Cinque

 

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