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Positano blindata niente fuochi a ferragosto per il parroco.
14/08/2005 - Positano blindata per la notte di ferragosto. Positano a ferragosto sarà senza fuochi e senza festeggiamenti per il suo parroco, don Raffaele Talamo, ricoverato in ospedale a Sorrento da più di un mese. Il sindaco di Positano Domenico Marrone ha dato disposizione ai vigili urbani e chiesto a carabinieri e protezione civile di presidiare l’accesso del paese ed arrivare a chiuderlo nel caso di un’affluenza eccessiva. I fuochi, che si rinnovano ogni ferragosto, attirano migliaia di persone e molti organizzano la loro serata per vederli, alcune compagnie, specie quelle di navigazione, ancora fanno girare manifesti nei quali si offre un tour in barca con cena a bordo per ammirare i fuochi positanesi. “Speriamo che l’informazione sia passata in maniera sufficiente – dice il sindaco Domenico Marrone -, in ogni caso ci premuniamo per evitare che arrivi una folla di persone che potrebbe creare problemi di ordine pubblico visto che molti arriveranno qui per vedere i fuochi, che il comitato organizzatore ha deciso di non fare, per le gravi condizioni in cui versa il nostro parroco per il quale tutto il paese nutre un profondo attaccamento.”
Con discrezione e silenzio tutte le feste rionali del paese si stanno effettuando senza festeggiamenti civili, una discrezione tale che pochi lo sapevano all’esterno di Positano anche perché solo i fuochi di ferragosto attirano migliaia di persone dappertutto. E allora sarà eclatante perché la mondana Positano, che raccoglie i Vip di tutto il mondo e dall’Italia intera accorrono per i famosi fuochi di mezzanotte essere al buio. Per rispetto al suo parrocco. Una scelta che nessuno osa contestare, anche se ci sono stati dei contrasti perché l’evento del ferragosto non è solo religioso, ma anche turistico. E quindi il ritardo di comunicazione ufficiale del Comitato Parrocchiale ha creato dei malumori sia in chi riteneva che si potevano organizzare comunque, dandogli solo un senso turistico per ospitalità, sia in chi si preoccupava di diffondere la notizia all’esterno. Tutto ciò perché la fonte di equivoci è che i fuochi non sono una manifestazione organizzata dagli operatori turistici o commerciali di Positano e neanche dal Comune o altri enti pubblici come l’Azienda di Soggiorno e Positano, ma dal solo Comitato Parrocchiale, guidato da Domenico Amendola, che raccoglie il gruppo più attivo intorno a parroco, gruppo che organizza anche le feste parrocchiali. Mentre sui fuochi il consenso è quasi generalizzato, anche se vi sono dei diversi distinguo, non si può dire lo stesso per la mancanza di musica, con i ragazzi di Positano, voluti da lui, che suonavano, anche perché ci teneva molto a loro e a festeggiamenti come l’alzata del quadro che ha visto a volte anche la discesa dei parapendisti, ma in molti non se la sentono ed è comprensibile. Anche le bancarelle non dovrebbero esserci. Rimarrà solo la tradizione della processione della Madonna di Positano sulla spiaggia, di cui anche molti in Penisola Sorrentina sono devoti, dove si potrebbero trovare le taumaturgiche pietre bucate. Che lui voglia o meno che vengano sospesi del tutto i festeggiamenti questo non è certo, lui è sempre entrato in punta di piedi nella vita sociale e politica del paese, con molta semplicità e modestia. Una bontà unica. Nel modo di fare e negli atteggiamenti, conosceva tutte le sue pecorelle e ci si rivolgeva con bonomia, era lui, addirittura, a volte, a salutare per prima.
Don Raffaele Talamo tutti lo vogliono bene, perché si è fatto voler bene da tutti. Persona semplice, modesta, umile, eppure regge la parrocchia di uno dei paesi turisti più importanti d’Italia.
Quindi aumenta la preoccupazione in paese per il parroco di Positano don Raffaele Talamo che dall’inizio da venerdì 8 luglio è stato colto da un malore ed è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale civile di Sorrento dove si trova in “coma indotto” da un mese. Don Raffaele, 72 anni, è prete da 49 anni e da un trentennio parroco di Positano, amato da tutti per la sua bonomia, ha subito di recente un forte dolore per aver perduto la cara sorella Anna, che ha perso una settimana prima del suo malore, che viveva con lui e lo accudiva. John Jesusdan è il viceparroco indiano che lo sostituisce
Don Raffaele è riuscito ad arrivare dal dottor Vito Fiorentino fino sotto casa sua e proprio lì ha avuto un malore ed è stato prontamente soccorso, probabile un’edema polmonare, ora è intubato. Don Raffaele ha seguito tutta la storia religiosa e civile di Positano, prima come viceparroco, poi come parroco, con lui si sono formati quasi una ventina fra preti e religiosi di Positano tanto da fare della perla della Costiera uno dei luoghi con la più alta percentuale di vocazioni. Crede molto anche nello sport ed è presidente onorario della locale squadra di calcio San Vito Positano dalla fondazione, anche nelle sue proteste, quando ci sono stati degli scontri politici, don Raffaele non ha mai alzato il tono ed è sempre stato molto pacato e riservato. Ama conoscere e studiare la storia locale, inoltre ha dotato di un organo nuovo la chiesa di Positano ed ha dato molto spazio alla musica col compianto Franco di Franco, dal quale è nato un gruppo concertistico di giovani di Positano che sono riusciti anche ad avere dei successi di rilievo non solo localmente, oltre ad un coro pregevole, inoltre con lui Positano si è dotato di un viceparroco in lingua inglese, l’indiano John Jesusdan, che ora lo sostituisce temporaneamente.
Michele Cinque
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