Atrani abusivismo edilizio.
18/08/2005 - Atrani. Villa e bad and breakfast abusive nel paese più piccolo e bello d’Italia, un vero gioiello di architettura, la splendida Atrani, incuneata fra Amalfi, da cui è divisa dal Monte Aureo, e Ravello. In piena zona a rischio idrogeologico
Sembrava impossibile che in questo centro di un chilometro quadrato, per mille abitanti, con colorite case a cupola, fra le quali si intersecano vicoli suggestivi e chiese medievali, fosse possibile fare degli abusi. Eppure sono stati realizzati negli unici posti dove fosse possibile, a dispetto del pericolo, nei pressi dell’alveo del fiume Dragone, croce e delizia della piccola Atrani. Un fiume che rappresenta un continuo pericolo per la popolazione di Atrani e, a volte, anche se solo quando imperversano le piogge, arriva anche a portare a mare l’inquinamento, provocato anche da strutture abusive dalla soprastante Scala dove pure c’è stato un altro intervento della Navale sempre qualche giorno fa.
“Stiamo monitorando il territorio e ci teniamo all’ambiente”, dice il sindaco di Atrani Nicola Carrano, “con il sistema Muds sperimentale il mare di Atrani si è dimostrato uno dei più puliti della Costiera, con le piogge gli abusivi possono profittarne per scaricare nel fiume che è intubato e quindi creare dei problemi. Abbiamo una tubazione da 600 e per colpa di questi abusi che ne approfittano, a volte anche allevamenti di animali, siamo stati costretti a spendere ben 35.000 euro per stubare l’impianto, ma l’acqua diventa marrone anche per i terreni che vengono aggrediti dall’acqua. Per quanto riguarda gli abusi” continua Carrano,”saremo intransingenti verso chi viola il territorio, ma non si tratta di opere completamente nuove, dall’alto, anche dai paesi limitrofi, ci sono purtroppo vari interventi.”
L’operazione e’ stata portata a termine dai militari della sezione operativa navale della guardia di finanza di Salerno, un’operazione iniziata nel mese di giugno per la quale sono state denunciate alla competente autorita’ giudiziaria due persone, il proprietario di un b & b e quello di una lussuosa villa contigua per abusivismo edilizio. Le fiamme gialle del mare, su disposizione della magistratura salernitana, hanno sequestrato ulteriori opere risultate abusivamente realizzate costituenti ulteriori ampliamenti.
All’operazione ha partecipato anche il personale dell’ufficio tecnico del comune di Atrani e della locale polizia municipale, nonche’ funzionari dell’autorita’ di bacino regionale destra Sele per gli aspetti di propria competenza, visto che parte delle opere sequestrate lambiscono l’alveo del fiume dragone.
Al problema dell’abusivismo si lega, e nel caso di Atrani è più evidente che altrove, altre tematiche connesse all’ambiente come quelle dell’inquinamento e del rischio idrogeologico. Il fiume Dragone nel corso degli anni è esondato più volte, la stessa conformazione geomorfologica del più piccolo centro della Divina ne è testimone. Basta esaminare la Chiesa dove si incoronavano i Dogi, San Salvatore de Birecto, per rendersene conto. Una zona ad altissimo rischio per cui solo di recente sono stati previsti piccoli interventi, sorprende che ci sia ancora chi pensa di costruire in queste aree, eppure avviene, sia qui che altrove, nel Regghinna, per esempio, lungo il corso del fiume che scende da Tramonti a Maiori si trovano costruzioni, opifici e persino un depuratore nonostante le decine di morti dell’alluvione che colpì la zona nel 1954.
Michele Cinque
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