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Maiori rivolta dei bagnanti per Salicerchie

20/08/2005 - Maiori. Spiagge libere a rischio in Costiera Amalfitana, fra concessioni e abusi. Ribellione a Maiori per la concessione all’hotel Due Torri della spiaggia di Salicerchie. Chi è arrivato in spiaggia l’altro ieri ha trovato una bella sorpresa, un cartello con la scritta “spiaggia privata” che ha fatto scatenare una rivolta dei bagnanti, compresi degli stranieri, ha portato ad una denuncia con quindici firmatari, mentre l’opposizione consiliare ha annunciato di voler chiedere la convocazione di un Consiglio Comunale. Ad Atrani l’altro giorno la Capitaneria di Porto ha sequestrato duecento fra lettini e ombrelloni di abusivi che occuavano tutta la spiaggia. Ad Amalfi sequestri, e dissequestri, per uno stabilimento balneare alla spiaggia di Santa Croce, che ha tolto di fatto gli ultimi scampoli di spiaggia libera. Ma la vera e propria rivolta si sta avendo a Maiori per la spiaggia di Salicerchie dove, per non cedere ad un principio, che è quello di tutelare il bene pubblico, i bagnanti si stanno ribellando.
Sulla spiaggia di Salicerchie non si trova pace, tra abusi, soprusi e incuria. Dopo nemmeno un mese, i bagnanti son costretti a fare di nuovo una rivolta per dimostrare tutto il loro sdegno per come viene gestita la piccola insenatura nei pressi della torre Normanna. E questa volta ben quindici persone (tra turisti e cittadini) arrivano a denunciare alla Procura della Repubblica, tramite un esposto dettagliato, lo stato dei fatti: l’hotel 2 Torri – che ha appena regolamentato l’atto concessorio - invade con sdraio ed ombrelloni ben 30 metri lineari di spiaggia lasciandone liberi appena 15 metri, e delimitando in modo netto, tramite corda e vistosa scritta (“proprietà privata hotel 2 torri”) il limite tra parte libera e “privata”. Ma non finisce qui, la denuncia arriva fino in fondo al problema: la mancanza assoluta di servizi igienici - cosa peraltro imposta dalla concessione rilasciatagli fino al 2011 per un importo pari a euro 49.217,40, vale a dire poco più di 8 mila euro l’anno – e il non rispetto dei limiti dei 5 metri dalla battigia. “Ieri siamo stati costretti a far intervenire i carabinieri, la Capitaneria di Porto e i vigili urbani – dichiara Giampiero Fabbri, studente di architettura alla Federico II di Napoli – visto che in modo improprio avevano apposto una tabella all’inizio dell’accesso dove c’era scritto che la spiaggia era proprietà privata dell’hotel 2 Torri. Poi ci siamo trovati dinanzi un altro ennesimo abuso – continua il giovane studente che da anni passa le vacanze in costiera amalfitana - l’invasione quasi totale dell’arenile. E’ indegno per un’amministrazione comunale rilasciare una concessione tale da consentire che di fatto si privatizzi un tratto di spiaggia”. In effetti la concessione perfezionata il 17 agosto parla di “metri quadri 600 con un fronte mare di 30 metri lineari” dove il concessionario ha possibilità di mettere sedie ed ombrelloni, ma è anche tenuto alla cura “del buon regime della zona concessa nonché di quelli adiacenti” e la cura dei servizi igienici, cosa che peraltro mancano del tutto. Anzi, tutto la zona alla spalle della spiaggia è in pericolo crollo, e i 600 metri quadri di cui parla la concessione sono inesistenti attualmente, visto che tutto l’arenile misura circa 300 metri quadri. “E’ una situazione che ci rende impotenti – afferma Pasquale Nocerino, storico frequentatore del posto – abbiamo denunciato, ma sembra che a nessuno interessi questa spiaggia. La concessione per noi è un atto illegittimo per come è stata formulata. Tradisce ogni tipo di buon senso”.
Intanto il responsabile dell’ufficio, Giacomo Cacchione, dichiara che tutto “è in regola, basta leggere la concessione che abbiamo rilasciato – puntualizza il responsabile - dopo un iter che è stato seguito da ben due anni, e dopo una lecitazione privata avvenuta il 12 aprile, dalla quale è risultata assegnataria Nadia Citarella amministratrice della società Gestione Alberghi srl”.
Antonio Capone, vice sindaco del comune, si trincera invece dietro la procedura tecnica: “ L’ha portata avanti il responsabile dell’ufficio– precisa Capone – un atto fatto poi prima dal commissario prefettizio”. Intanto l’opposizione annuncia battaglia:
“E’ una situazione inaudita – dice il capogruppo di minoranza Antonio Della Pietra -, Emblematico il fatto che ieri un cartello posto in maniera ben visibile all'inizio della discesa sulla spiaggia avvertiva che trattatasi di "spiaggia privata".Per qualche migliaio di euro l'anno è stato svenduta una delle più belle spiagge della Costiera, in più il concessionario cerca di appropriarsi anche delle esigue aree rimaste non oggetto di concessione. Per me è anche motivo di amarezza, perché da ragazzo, era la mia spiaggia
preferita: hanno venduto anche un pezzo della mia memoria e del mio cuore.
E' evidente il "disinteresse" dell'Amministrazione comunale per la vicenda,
mi pare anche che il meccanismo dell'affidamento al concessionario sia
stato, per così dire, contorto. Spero ovviamente che si tratti solo di distrazione e scelta politica errata, non già di comportamenti dovuti a comunanze politiche, che pur vi sono.
Approfondirò la vicenda, anche dal punto di vista tecnico-burocratico, intanto chiederemo la convocazione di un consiglio comunale.”
Ma è anche all’interno della stessa amministrazione comunale che si pone la questione: “Ritengo che quel tratto di arenile e tutta l’area circostante vada riqualificata – ad affermarlo è Salvatore Della Pace, capogruppo di maggioranza - non è possibile che una delle insenature più suggestive della Costa venga così banalmente sciupata. Pertanto si deve rivedere il disegno generale dell’utilizzo di tutta l’area – precisa Della Pace - e poi successivamente stabilire regole certe a chi assegnare il tratto di arenile ad uso estivo salvaguardando sempre però il concetto della pubblica utilità. Poche cose son rimaste a tutti i cittadini: il mare e la spiaggia. Questa amministrazione ha il dovere di tutelare questi due beni. Che una concessione per l'utilizzo della spiaggia venga rilasciata il 17 agosto di per se desta preoccupazione – continua Della Pace -, al momento un dato non puo essere trascurato il movimento liberamente e spontaneamente sorto della spiaggia libera è condivisibile i recinti, gli steccati sanno tanto di beffa un'imprenditore serio che si dichiara oltretutto capace di gestire alberghi e strutture ricettive deve innanzitutto portare rispetto nei confronti della comunita e del paese intero e non mi sembra che in questo caso lo stia facendo. Questa amministrazione è nata per il rispetto delle regole e della tutela dei beni comuni su questa scia ci muoveremo." Intanto tra i bagnanti in rivolta anche due turisti spagnoli, andati via sdegnati.


Michele Cinque

 

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