Positalta appello per salvarla
04/09/2005 - Positano. “Bisogna evitare che scompaia la Positalta e le sue manifestazioni concertistiche.” A lanciare l’appello una donnina di novanta anni, Renata Orso Ambrosoli, esperta di teatro, danza e musica, che è stata fra le fondatrici delle uniche due manifestazioni che resistono nel corso degli anni a Positano: il Premio Danza e i concerti “Musica d’Estate” dell’associazione Positalta. Casus belli l’improvviso annullamento del primo concerto di questa edizione, che è la trentottesima, lo scorso venerdì due settembre, per un’incomprensione fra il direttore artistico Luciano Cerroni e l’Azienda di Soggiorno e Turismo che, con il Comune, finanzia questa manifestazione.
Cerroni era convinto che, come per prassi, venisse finanziato il trasporto del pianoforte, l’Azienda non aveva preventivato nulla ed è stata costretta, per ristrettezze economiche, a limitare il finanziamento della manifestazione, ristrettezze che hanno provocato anche la soppressione del premio De Sica. Ma sul rischio che, per la prossima edizione, possano essere soppressi anche i concerti di Positalta interviene la fondatrice.
Renata Orso Ambrosoli è nata giusto novanta anni fa, il 13 agosto 1915, ma è molto arzilla, viaggi all’estero fra il Texas e l’Australia, dove ha due dei suoi figli, poi convegni, manifestazioni, nuota e fa Tai Chi, segue la pranoterapia, usa internet e, soprattutto, organizza manifestazioni di solidarietà per la Comunità di Sant’Egidio a favore dei bambini africani colpiti di Aids dalla nascita, negli anni Cinquanta e Sessanta è vissuta a Positano e qui è sempre tornata.
“Positalta rischia di morire, viene aiutata sempre di meno e non ha spazio, nacque quarantatre anni fa, è troppo giovane per morire, se gli enti pubblici non hanno soldi chiediamo aiuto ai privati – dice la Ambrosoli, che è presidente onoraria della Positalta -, volevamo fare iniziative per le zone alte ed i primi concerti furono tenuti alla Chiesa Nuova presso una villa di nobili di origine polacca dove si eseguivano concerti su un pianoforte che era stato di Chopin poi Andrea Milano, il sindaco di allora, ci disse che bisognava spostarci perché si rischiava il crollo del pavimento e si scelse di farli al Palazzo Murat. Positano allora aveva la vocazione per la musica – ricorda la Ambrosoli -, c’era Bernandino Molinari, Willelm Kempff, il violoncellista Luigi Chiarappa, Roman Vlad. Sempre con la Positalta, nel 1965, con il finanziamento di un privato, il cavaliere Antonio Amato, facemmo la prima edizione del Premio Danza, con il giornalista Aldo Giovannetti e Lelio Attanasio, Amato ebbe dei problemi e lo riprendemmo nel 1969 poi lo abbiamo ceduto all’Azienda di Soggiorno e Turismo. Positalta ha una grande storia, ma viene presa in considerazione sempre di meno, è un peccato farla scomparire. Poi volevo fare anche delle iniziative per i bambini malati di Aids, ma i concerti da dieci che erano una volta si riducono sempre di più e vengono anche soppressi.”
“Abbiamo dato il contributo che ci era stato chiesto – ha detto il sindaco Domenico Marrone -, cercheremo di dare più spazio a questa manifestazione, ma sulla musica classica abbiamo la grossa concorrenza di Ravello, si potrebbe pensare a qualche altra iniziativa per la Comunità di Sant’Egidio, abbiamo già fatto una manifestazione per la Croce Rossa, con la notte della solidarietà, e acquisteremo un’auto per trasportare i dializzati, ora nell’ambito di “Quartieri aperti” proporremo di fare un’offerta per beneficenza, la prima giornata a Liparlati ha visto più di mille persone, ora alla prossima, che si terrà nel quartiere della Chiesa Nuova sabato prossimo, si proporrà di fare delle offerte per i bambini malati di Aids. Per quanto ci riguarda non abbiamo intenzione di far scomparire un’iniziativa con questa storia che va rilanciata magari con altre idee.”
Mentre il concerto del due, annunciato sui manifesti, è saltato, rimangono quello del 6 su “I classici viennesi”, poi “Musiche di Biedermaier” il 12 “Il barocco a Venezia”, il 14 “La notte dei romantici”, molti con Cerroni come esecutore, e infine il 16 “Musiche vocali e strumentali medievali e rinascimentali”. Tutti concerti che si tengono nel Palazzo Murat alle 21, con ingresso di 15 euro.
Michele Cinque
|