QUARTIERI APERTI FOR AFRICA A POSITANO
Positano 08/09/2005 - Sabato 10 settembre verrà aperto il “Quartiere Arroccato” della Chiesa Nuova, per molti il “Quartiere Arabo” della perla della Costiera. E la presenza del Continente Nero si sentirà con la musica etnica nei vicoli e la devoluzione di offerte volontarie alla Comunità di Sant’Egidio per il progetto “Dream” un centro nutrizionale per bambini malati di Aids in Mozambico.
Ci si aspetta di ripetere il grande successo della prima edizione fatta la settimana scorsa a Liparlati, l'altro quartiere arroccato di Positano, cioè costruito a mo difensivo dalle invasioni via mare e posto in alto sul paese, quando arrivarono più di mille persone. La manifestazione “Positano Quartieri Aperti”, del Comune di Positano, finanziato dal progetto “Costiera dei Fiori” continuerà poi nelle frazioni di Montepertuso sabato 17 settembre e Nocelle sabato 24 settembre.
Verranno "aperti", con manifestazioni, eventi, iniziative, esposizioni di artigianato, percorsi volti a riscoprire le case e gli angoli di quartieri poco noti al turismo di massa positanesi, fuori dal circuito principale conosciuto da tutti
La manifestazione avrà inizio alle 21 con la coinvolgente musica di Claudio Bruno e la sua compagnia all'ingresso al Chiesa Nuova, dal bar Internazionale, durante il percorso i visitatori potranno conoscere angoli di strade, case e spazi sconosciuti. Degustare prodotti tipici, con tanto di sangria, seguire racconti e cantastorie, spettacoli e giochi, momenti onirici e ricordi di quello che era una Grancia dell’antica Abbazia Benedettina di Positano nel Medioevo, poi Città Arroccata, per la sua conformazione particolare in capo al paese, il quartiere si snoda all’incrocio che si trova prima di scendere giù in paese, fra la Strada Statale e Via Pasitea. Ma il quartiere ha avuto anche influenze arabe dovute alle inevitabili commistioni che si verificarono quando la strada che porta a Santa Maria del Castello, frazione montana di Vico Equense, fu costruita da prigionieri mori nel 1700. Interessante la Chiesa, dove si terrà uno straordinario concerto della Posimuse, col soprano Maria Collina, Luigi Talamo alla chitarra e Marianna Casola al pianoforte, legata ad un convento di suore tuttora esistente, sede di un asilo dove sono stati tutti i positanesi, con un pavimento di valore, quadri antichi ed un’urna cineraria della sacrestia romana del primo secolo dopo cristo. L’allestimento e l’organizzazione dell’evento sono state realizzate dall’associazione Positano Arte di Gianmaria Talamo con l’ausilio tecnico di Vincenzo De Lucia e il coordinamento del consigliere di quartiere Giuseppina Mandara. La presenza di un “quartiere arabo” verrà creata in maniera “suggestiva” più che come vera e propria ricostruzione storica con gruppi etnici che suoneranno lungo il percorso, che si snoderà parzialmente anche per stradine, come via dei Coralli, mentre nei pressi ci sono le ville che hanno ospitato grandi personaggi come Irene Kowaliska e Irmin Wegnere o addirittura Karol Wojtyla quando era seminarista.
Al termine della manifestazione, ad accesso gratuito, ci sarà un punto di offerta per il progetto “DREAM” della Comunità di Sant’Egidio, di un centro nutrizionale per bambini malati di Aids in Mozambico presentato da alcuni missionari. “E’ un centro che si trova nel grande sobborgo di Matola a Maputo capitale del Mozambico interamente realizzato dalla Comunità di S:EGIDIO dove mangiano
ogni giorno circa 450 bambini malnutriti – dice Renata Orso Ambrosoli, catalizzatrice di eventi per la Comunità - . Si tratta per lo più, ma non solo, di bambini affetti da AIDS in trattamento sanitario insieme alle loro madri presso i n centri di salute del programma DREAM che solo in Mozambico sono presenti in più di 13 centri
Michele Cinque
|