Piano, evacuazioni e arresti per abusi edilizi
12/09/2005 - Evacuazioni e arresti per gli abusi edilizi, a Piano già 20 sfollati. Martedì riunione di coordinamento con tutti i comandi.
Piano di Sorrento. A Piano si evacua e a Sant’Agnello la si intima. Vi è discordanza fra gli uffici su come applicare gli ordini della Procura così mentre i vigili di Piano di Sorrento evacuano disponendo l’allontanamento anche coatto degli occupanti abusivi degli edifici illegali a Sant’Agnello si accontentano di mettere gli avvisi. Non vi sono disposizioni chiare, precise e concordanti per cui dai comandi vigili della Penisola Sorrentina vi sono diversi orientamenti. La Penisola Sorrentina è, fra l’altro, la più interessata al fenomeno avendo un picco di abusi elevatissimi a causa delle norme restrittive del piano paesistico, il Put, istituito per difendere il territorio con la legge regionale 35/87 che fa dare maggiore rilevanza penali agli abusi esistenti.
Venti evacuazioni, arresti domiciliari, scoperte di falsi condoni. I vigili urbani di Piano di Sorrento stanno operando a tutto campo. Son ben 40 le denunce effettuate sinora dai vigili urbani della località incuneata nella Penisola Sorrentina, ma anche gli altri Comandi dei vigili urbani della Penisola Sorrentina, per non parlare della mole di lavoro dei carabinieri, hanno denunciato decine di persone per gli abusi edilizi.
Oggi le norme sono molto più severe e l’orientamento della Procura sta cominciando ad essere più punitivo, quindi fioccano le misure coercitive, dall’obbligo della firma agli arresti domiciliari, ma anche la possibilità di andare in galera per la violazione di sigilli. Mentre questo tipo di interventi, spesso applicati anche dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento o della locale stazione, sono disposti dalla Procura in maniera univoca, non sempre le disposizioni di legge sono applicate nello stesso modo dai vari comuni della Penisola Sorrentina nonostante la loro contiguità. Così, per esempio, capita che in due case abusive confinanti, una a Piano, l’altra a Sant’Agnello, per la medesima disposizione di evacuazione un comando, come fa quello di Piano, potrebbe disporre coerticitavamente l’evacuazione, sigillando l’entrata con travi di legno o altro, mentre in un altro comando la stessa disposizione potrebbe essere intesa come un ordine di evacuazione che viene semplicemente affisso all’abitazione.
Martedì la riunione di coordinamento con il magistrato Cantelmo a Torre Annunziata per riuscire a trovare una linea di azione comune fra tutti i corpi dei vigili urbani della Penisola Sorrentina.
Con le nuove norme sono previste pene detentive, per la violazione di sigilli, fino a quattro anni, ma anche la disposizione dell’abbattimento, previsto, a dire il vero, anche in precedenza, e misure applicate in Penisola, come appunto l’evacuazione, che ancora non hanno avuto un seguito in altre zone interessate dallo stesso vincolo, come, per esempio, nella confinante Costiera amalfitana. Fra i prossimi dispositivi di Evacuazione dei caschi blu, i vigili di Piano guidati dal Comandante Marco Porreca e dal Capitano Antonino Aversa, quello a carico di Maria Ruggiero in Via Lavinola, mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per Vittorio Maresca e Carla Giusto arrivati alla quinta violazione di sigilli, sigilli ripetuti anche da Michele Coppola, gli ultimi della serie. Abusi che, in qualche caso vanno a braccetto con la violazione di altre normative e non solo: ben quattro sarebbero i condoni falsi scoperti a Piano. La tecnica è molto semplice, dichiarare preesistente un abuso futuro, in questo modo lo si può costruire anche dopo, sempre che qualcuno, come fanno i vigili di Piano, per esempio, non gli metta i bastoni fra le ruote.
Mi.ci.
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