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Hotel Cappuccini polemiche ad Amalfi

15/09/2005 - Amalfi. Sembra che una maledizione si sia abbattuta sull’hotel Cappuccini da quando è cambiata la gestione. Lo storico albergo di Amalfi, il più prestigioso fra le antiche strutture ricettive, ha ospitato scrittori e regine, dato dal Comune di Amalfi in conessione alla Framon, la società di Pietro Franza, dal febbraio 2003, dopo aver sfrattato la famiglia Aiello che lo deteneva da mezzo secolo, rimane ancora desolatamente chiuso e deserto. Si susseguono le diffide del Comune di Amalfi, l’anno scorso per la mancanza della polizza fideussoria, quest’anno per la lentezza degli adempimenti burocratici (cosa che ha spinto Franza ad arrivare ad Amalfi l’altro ieri, prima di subire l’incidente ferroviario alla stazione dove si trovava per ritornare a Messina), ma le attività dell’albergo che ha visto fra i suoi ospiti Jacqueline Kennedy, Liza Minelli, la regina Margareth d’Inghilterra ed il premio nobel Salvatore Quasimodo, non partono. Dopo lo sfratto degli Aiello nel 2002, il 10 febbraio 2003 vi è stata una fase preliminare alla stipula del contratto fra il Comune di Amalfi e la Framon che restava subordinata all'esecuzione delle opere di restauro, risanamento conservativo e miglioramento funzionale dell’albergo, entro pochi mesi doveva entrare in funzione il ristorante e per il 2004 l’albergo, una celerità richiesta per le condizioni dell’albergo e la necessità di non far rimanere disoccupati una cinquantina di dipendenti. “Da quando sono stati sfrattati gli Aiello al Cappuccini non è stato fatto nulla – accusa Andrea Amendola, consigliere di opposizione -, l’unico risultato è che una struttura alberghiera che ha dato prestigio ad Amalfi è chiusa, i dipendenti disoccupati.” La Framon, secondo la gara d’appalto, doveva spendere oltre 14 milioni di euro per la riattivazione della struttura e versare al Comune, per un trentennio, il canone locativo di circa 200 mila euro l'anno che ora non versano perché le autorizzazioni sono bloccate. La Soprintendenza avrebbe autorizzato tutti i lavori, salvo la copertura del chiostro, la Framon ha fatto ricorso e ha ottenuto la sospensiva il 28 luglio per cui la Soprintendenza dovrebbe riesaminare la vicenda. Ma ci sono anche altri impedimenti con l’autorità di bacino e l’Asl con richieste di integrazioni di documenti che la Framon tardava a fornire, da qui la diffida del Comune di Amalfi. “Ci sono stati dei problemi degli organi preposti al rilascio delle autorizzazioni che ritardano un po e poca celerità da parte dei professionisti della Framon e non si riesce ad ottenere il rilascio, questa concessione porterà finalmente dei benefici economici alla collettività mentre prima il bene era improduttivo – spiega il sindaco di Amalfi Antonio De Luca -, ci sono dei problemi, ma non parliamo di maledizioni. Abbiamo avuto un incontro molto utile con l’autorita di Bacino, serviva la mitigazione del rischio con alcune opere con richieste a cui la Framon rispondera fra qualche giorno e poi bisognerebbe risolvere il problema della Soprintendenza. Sul Chiostro si vuol fare solo una eventuale copertra trasparente e rimovibile invece la Framon vuole chiudere. Ma trattandosi di una struttura monumentale c’è la possibilita di coprire solo in determinati momenti la struttura e questo senza creare impatto paesaggistico, speriamo che si trovi un accordo con la Soprintendenza.. oggi si coprono gli stadi non vedo perche non si possa studiare una soluzione nel rispetto di una struttura storica che vada incontro alle esigenze di chi la gestisca, anche al Gianicolo, con gli scavi romani, hanno permesso delle soluzioni tecniche per alcuni interventi, in Costiera a volte i vincoli sono esageratamente rigidi, comunque stiamo lavorando per risolvere il problema, non dimentichiamo che nessuno ha voluto affrontare la questione Cappucini per mezzo secolo. “
Per il momento, fra il timore di interventi urbanistici che modifichino l’antico edificio, blocco delle autorizzazioni, per cui la Framon non versa neanche il canone, e intoppi burocratici, l’albergo più ricco di storia della Costiera Amalfitana rimane ancora chiuso..
Michele Cinque


Il sindaco di Amalfi Antonio De Luca respinge le accuse delle opposizioni «Abbiamo pronta la convenzione che verrà firmata proprio in questi giorni. La consegna dell'immobile – spiega Antonio De Luca - avverrà subito, ci sono delle procedure che abbiamo voluto analizzare approfonditamente, abbiamo preferito valutare la convenzione con la massima attenzione, vogliamo fare le cose per bene ed evitare gli errori del passato che hanno fatto trovare il Comune di Amalfi nelle difficoltà che in precedenza sono durate quasi un secolo ». Ma le opposizioni non demordono. “Speriamo che sia così – attacca Andrea Cretella -, e che non vada a finire che il Comune ci vada a rimettere ulteriormente a favore della Framon che potrebbe volere il dilazionamento per cercare di pagare quanto meno e più tardi possibile al Comune di Amalfi. Intanto la struttura rappresenta solo un costo per il Comune e rischia di andare a pezzi senza manutenzione.”
Hanno pagato i canoni in cui hano preso l’albergo per la progettazione nel momento in cui hanno presentato il progetto si sono interrotti i termini del contratto nel momento in cui ci saranno le autorizzazioni ma la Costiera è eccessivamente tutelata diteci se dobbiamo fare i pastori, anche al Gianicolo, con i ritrovamenti archeologici e stato possibile fare dei lavori mentre qui no..


Michele Cinque
Amalfi. Da lunedì 10 febbraio 2003 l’hotel dei Cappuccini è ufficialmente della Framon, dopo lo sfratto degli Aielli avvenuto alla fine del dicembre scorso, lunedì sera il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Amalfi ingegner Aristide Marini ha consegnato ufficialmente le attività del Cappuccini al dottor Pietro Franza, amministratore delegato della Framon Hotels. Il passaggio è avvenuto alle 15 con l'avvio della procedura di consegna della struttura e delle sue pertinenze alla S.p.A ''Framon Hotel'' che se n'era aggiudicata la concessione in fitto e la gestione nella licitazione privata indetta dal Comune. Il verbale è stato sottoscritto dal vicesindaco Giovanni Camera, per quanto riguarda la proprietà. Per la Società c'era il presidente Pietro Franza. Alla stipula dell'atto erano presenti anche l'assessore all'urbanistica Achille Mughini, quello alla manutenzione Rino Mangieri, il comandante della Polizia Urbana capitano Agnese Martingano ed il responsabile del servizio lavori pubblici Aristide Marini. Non si tratta di una entrata in possesso della struttura ma solo della fase preliminare alla stipula del contratto che resta subordinata all'esecuzione delle opere di restauro, risanamento conservativo e miglioramento funzionale sulla base dell'apposito studio di fattibilità redatto dalla Europrogetti e Finanza. Per questo, lo stabile continuerà a essere custodito e vigilato dal Comune e per tutto il tempo che precederà l'avvio dei lavori. I quali dovrebbero cominciare presto anche per far sì che possa essere riaperta almeno la sala ristorante. Ma occorre che venga presentato il progetto definitivo alla cui predisposizione sarebbe stata incaricata una équipe di tecnici. Lo si è potuto desumere dal primo sopralluogo effettuato allo stabile da parte degli ingegneri Vincenzo Franza e Polizi e dall'architetto Sullutrone cui seguirà l'attività di rilievo attraverso i dovuti saggi tecnologici e geologici. «La consegna dell'immobile - ha spiegato Marini - avverrà non appena sarà stipulato il contratto e non prima di 40 giorni da oggi atteso che il progetto diventerà cantierabile solo dopo l'approvazione da parte della conferenza dei servizi». La Framon andrà a spendere oltre 14 milioni di euro per la riattivazione della struttura e verserà al Comune, per un trentennio, il canone locativo di circa 200 mila euro l'anno a partire dalla riapertura dell'albergo previsto a dicembre del prossimo anno. «Come si vede - sottolinea Marini - non abbiamo affatto svenduto la storia ma solo messo a frutto un monumento, patrimonio del paese, alla cultura e al turismo nella sua vera identità». E si è accennato pure all'ascensore che, dalla strada, sale sino al vecchio ex Convento, un’ascensore per il quale la Soprintendenza ha sollevato molte perplessità. Potrebbe ancora rimanere ma si parla di un vettore meccanico, a mo' di funicolare, lungo la roccia. La Framon Hotels, è una società siciliana, con sede legale a Catania, che opera da quasi un decennio nel settore alberghiero e ha già colleziona diciannove “gioielli” in prestigiose località italiane come Taormina e Firenze ed è il Gruppo leader dell’Ospitalità in Sicilia. Ma la Framon non nasce come società alberghiera, Pietro Franza, l’amministratore delegato, ha cominciato con il settore edile e poi armatoriale. Il Gruppo Franza è unoa delle realtà più dinamiche ed importanti della Sicilia ed ha una storia recente. Nel settore armatoriale opera con la gestione del servizio di autotraghettamento nello Stretto di Messina (tratta Messina – Villa S. Giovanni), nella tratta Milazzo- Isole Eolie e nella tratta Messina- Salerno). Nel settore turistico sta portando avanti una politica di espansione dall’acquisire alberghi localizzati nei centri storici, meglio se il palazzo che li ospita è di pregio; devono avere arredi in stile, meglio se hanno un’aria di vissuto. Nulla di meglio che il Cappuccini di Amalfi.Nel settore industriale c’è l’Esi S.p.A., nel settore immobiliare c’è IMFRA S.r.l., la SICES S.p.A.; la TRADE imm. S.r.l.; SICEAS Building S.r.l.; mentre nel settore finanziario c’è la Cofimer S.r.l. e la Fipe S.r.l.; il gruppo Franza è presente anche nella cantieristica navale con Di Maio G. Navalcantieri S.r.lAlla Framon Hotels S.p.A. si sono affiancate altre società che offrono servizi extraricettivi al settore turistico di compendio all’attività ricettiva come la Prismi s.rl. società editrice per il turismo e la Thesauron.com, una società con tre branchie, una sull’incoming, una sul turismo naturalistico, una sulla museistica e convegnistica.La Framon dovrà fare dei lavori ed interventi di riqualificazione, anche dell’offerta turistica, per il Cappuccini per un costo di circa 25 miliardi delle vecchie lire. Tanto da far lanciare l’accusa da parte degli Aiello che tali lavori avrebbero provocato la trasformazione di una struttura, che è l’albergo più antico della Costiera Amalfitana, ricavata da un vecchio convento dei Cappuccini, con alte valenze storiche ed artistiche, ma la Framon ed il Comune di Amalfi respingono le accuse.“La Framon ha intenzione di portare il Cappuccini ad altissimi livelli – dichiara Enrico Bosi, responsabile delle pubbliche relazioni della Framon -, non c’è bisogno che si ricordi del fatto che non si facevano lavori da anni e di come finalmente il Comune di Amalfi avrà un giusto riscontro economico al fitto della struttura. Più che sui lavori nel dettaglio, che devono essere ancora stabiliti dopo le ispezioni dei nostri responsabili, posso solo dire che l’albergo non entrerà in funzione prima del 2004. Sarà necessario fare le opportune modifiche per renderlo consono ad un turismo d’elite ed agli alberghi a cinque stelle per cui dovrà essere dotato di tutte le caratteristiche in possesso ai migliori alberghi del mondo.” Anche dal Comune respingono fermamente le accuse di voler stravolgere il Cappuccini.“Innanzitutto c’è un progetto preliminare – precisano dall’ufficio tecnico del Comune di Amalfi -, al quale bisogna fare riferimento e che non prevede stravolgimenti. Semmai si devono fae gli adeguamenti necessari per un albergo a cinque stelle, poi si devono costruire delle suite sfruttando lo spazio della sala pranzo o comunque in un modo che non alteri la parte storica ed artistica dell’albergo, quindi altri lavori tutti comunque sotto stretta sorveglianza della Soprintendenza.”
Michele Cinque

Pugno duro del Comune di Amalfi contro la Framon Hotel di Messina. Con una lettera di diffida, inviata giovedì alla holding siciliana ed ai partner della costituenda associazione temporanea d’impresa che si aggiudicò la gara d’appalto per la ristrutturazione e la gestione dell’ex albergo Cappuccini, il capo dell’ufficio tecnico, Aristide Marini, ha lanciato il suo ultimatum.
«O si firma il contratto per la concessione di lavori pubblici entro il 9 dicembre, oppure si procederà all’annullamento della aggiudicazione definitiva»: è più o meno il senso della nota, scaturita dai numerosi rinvii chiesti dalla Framon in quest’ultimo mese. Già, perché alla prima comunicazione dell’ufficio tecnico datata 23 ottobre, in cui si stabiliva la data della firma del contratto (6 novembre), fece seguito una replica della holding di Messina attraverso cui si chiedevano ulteriori 15 giorni di proroga. Uno slittamento determinato dalla mancata costituzione dell’associazione temporanea di impresa (vi fanno parte Framon, anche la Falpec di Castel San Giorgio, la Società Alberghi Ravello e la Siceas Building di Messina) che dovrà interloquire con il Comune di Amalfi per la stipula del contratto relativo non solo alla concessioni di lavori pubblici presso l’immobile comunale di via San Pietro della Canonica, ma anche alla progettazione definitiva, esecutiva e all’intervento di recupero nonché alla gestione funzionale ed economica del Cappuccini. «A tutt’oggi - si legge nella diffida - nonostante i numerosi solleciti non siete intervenuti alla stipula del contratto disattendendo peraltro anche la scadenza da voi stessi indicata». Di qui la convocazione della società mandataria al 9 dicembre prossimo, pena «l’annullamento della determina dirigenziale del 24 gennaio 2003 e l’annullamento della aggiudicazione definitiva».
Il Comune, nella diffida, ha comunicato che in caso di revoca dell’assegnazione provvederà all’incameramento della cauzione provvisoria prestata in sede di gara: una polizza fidejussoria dElle Generali Assicurazioni dell’importo di circa 154.000 euro. A questi vanno ad aggiungersi i 181.000 euro già depositati dalla Framon nelle casse comunali come garanzia della stipula del contratto. Se l’affare non dovesse concludersi, la holding siciliana rischierebbe di perdere in un solo colpo circa 300mila euro. L’associazione temporanea di impresa avrebbe dovuto costituirsi giovedì scorso dinanzi al notaio Monica di Salerno. Ma la Sar di Ravello, attraverso l’avvocato Aiello, avrebbe manifestato alcune perplessità circa la trascrizione «sic et sempliciter» redatta dai partner per la partecipazione alla gara d’appalto.

Amalfi. Da lunedì 10 febbraio 2003 l’hotel dei Cappuccini è ufficialmente della Framon. Il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Amalfi ingegner Aristide Marini ha consegnato le attività del Cappuccini al dottor Pietro Franza, amministratore delegato della Framon Hotels dopo oltre mezzo secolo di gestione degli Aiello sfrattati il 19 dicembre scorso. “Bisogna essere precisi e distinguere le varie fasi per capire che sta succedendo – chiarise l’ingegner Aristide Marini -, avuta la disponibilità del bene dal 19 dicembre, lunedì abbiamo dato il via alle attività iniziali di una concessione di lavori pubblici, la concessione di lavori pubblici prevede la progettazione, esecuzione dei lavori per recuperare l’immobile e gestione dell’immobile, per il momento vi è stata solo la consegna delle attività, la vera e propria consegna dell'immobile, avverrà non appena sarà stipulato il contratto e non prima di 40 giorni da oggi atteso che il progetto diventerà cantierabile solo dopo l'approvazione da parte della conferenza dei servizi».La Framon andrà a spendere oltre 14 milioni di euro per la riattivazione della struttura e verserà al Comune, per un trentennio, il canone locativo di circa 200 mila euro l'anno a partire dalla riapertura dell'albergo previsto a dicembre del prossimo anno. «Come si vede - sottolinea Marini - non abbiamo affatto svenduto la storia ma solo messo a frutto un monumento, patrimonio del paese, alla cultura e al turismo nella sua vera identità, io in particolare ho insistito per far mettere a reddito un bene della collettività, è stata una scelta voluta rispetto a chi voleva mettere in vendita l’albergo.” Ma che lavori sono previsti e cosa si farà di concreto? “E’ prematuro parlare nello specifico dei lavori – continua Marini -, gli esperti che affiancheranno la Framon Hotel nel recupero dell’antico monastero lavoreranno sulla scorta di un progetto preliminare redatto dall’ufficio tecnico del Comune di Amalfi che nel 1999 conferì alla «Europrogetti e Finanza» il compito di uno studio di fattibilità. I tempi previsti per l’inizio dei lavori si aggirano intorno ai novanta giorni, visto che c’è solo unprogetto preliminare ra sarà necessario fare i saggi, i rilievi e gli accertamenti questo è l’inizio delle attività delle concessione pubblici. I lavori in dettaglio ci saranno quando vi sarà il progetto esecutivo, sono lavori finalizzati al recupero del patrimonio esistente quell’immobile si trova in uno stato di fatiscenza la Framon alla fine dovrà spendere circa 26 miliardi…”
-Ma non si parla di suite senza le quali non avrebbe senso fare un albergo a cinque stelle di lusso come vuole la Framon? E gli allarmi degli Aiello sul rischio di interventi che modificheranno la sala da pranzo e il terrazzo?
“Chi ha parlato di suite? Non bisogna essere impropri e comunque siamo ancora in una fase preliminare, di sicuro non faremo toccare ciò che ha una valenza storica, in un monumento ci sono le celle dei cappuccini dell’epoca e l’intervento dovrà essere rispettoso dell’esistente il recupero del patrimonio edilizio servirà a renderlo adeguato ad un albergo di qualità internazionale, non dimentichiamoci l’entità dei lavori necessari per gli anni di degrado che ha subito e delle condizioni in cui si trova l’albergo che sono evidenti a tutti.”
- Sull’ascensore esterno la Soprintendenza ha espresso perplessità, si parla di vettori meccanici e di funicolari…
“A proposito dell’ascensore del Cappuccini nella conferenza dei servizi intedda da me per la progettazione preliminare,la Soprintendenza disse che l’ascensore è un’elemento di disturbo antropico, ma da qui a dire che sarà necessario eliminare l’ascensore ce ne vuole. Se inquadrato in maniera adeguata anche l’ascensore si può mantenere e si vedrà come intervenire al proposito. Volendo anche una macera può essere inquadrata come elemento di disturbo antropico…”
Ma in concreto quali saranno i lavori che andranno effettuati, quali le modifiche?
“Innanzitutto i lavori per il ripristino dell’albergo, bisogna individure le strutture fatiscenti, rimediare ad eventuali infiltrazioni d’acqua o di umidità, sistemare tutte le sessanta camere, adeguarle ai canoni degli alberghi di lusso, adeguare gli stessi servizi, poi si penserà eventualmente agli impianti di riscaldamento, all’informatizzazione dei servizi…non so se ci si rende conto della grandezza della struttura al di là delle sessanta camere che dopo tanti anni presentaranno sicuramente necessità di interventi che avverranno tutti sotto lo stretto controllo della Soprintendenza…poi ripeto, siamo solo alla fase preliminare. Ora basta.”
La Framon Hotels, è una società siciliana, che opera da quasi un decennio nel settore alberghiero e ha già colleziona diciannove “gioielli” in prestigiose località italiane come Taormina e Firenze. Pietro Franza, l’amministratore delegato, ha cominciato con il settore edile e poi armatoriale, dove opera con la gestione del servizio di autotraghettamento nello Stretto di Messina, poi ha attività nel settore finanziario, immobiliare, industriale e turistico, anche con società di incoming, editoriali e di organizzazione eventi culturali, per i quali si è impegnata anche col Cappuccini.
“La Framon ha intenzione di portare il Cappuccini ad altissimi livelli – dichiara Enrico Bosi, responsabile delle pubbliche relazioni della Framon -, non c’è bisogno che si ricordi del fatto che non si facevano lavori da anni e di come finalmente il Comune di Amalfi avrà un giusto riscontro economico al fitto della struttura. Più che sui lavori nel dettaglio, che devono essere ancora stabiliti dopo le ispezioni dei nostri responsabili, posso solo dire che l’albergo non entrerà in funzione prima del 2004, il ristorante dovrebbe funzionare prima, ma non siamo in grado di fare delle previsioni. E’ chiaro che sarà necessario fare le opportune modifiche per renderlo consono ad un turismo d’elite ed agli alberghi a cinque stelle per cui dovrà essere dotato di tutte le caratteristiche in possesso ai migliori alberghi del mondo.”
Un altro problema riguarda i circa cinquanta dipendenti che lavoravano nella struttura, struttura che si prevede non comincerà a pieno ritmo prima del 2005.


Michele Cinque

 

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