Parroco nuovo a Positano va via il viceparroco indiano
Positano. Il 22 si celebra il trigesimo della scomparsa di don Raffaele Talamo e forse si saprà chi sarà il nuovo parroco di Positano, una decisone sofferta visto che sono passati più di due mesi da quando don Raffaele è andato in coma e non vi è stata alcuna certezza su chi fosse il successore. Mentre sul Parroco nuovo a Positano, il Vescovo ancora non ha deciso, almeno non ancora ufficialmente, il viceparroco indiano, che doveva essere il sostituto naturale, se ne va. L’unica cosa certa che il Vescovo di Amalfi non ha rinnovato la permanenza di don John Jesusdan il viceparroco indiano di Positano che ha gestito la parrocchia locale per questa estate. Il 25 settembre, dopo nove anni rimasto a Positano, John Jesusadan lascerà la parrocchia di Positano.
“Andrò dove decideranno, cosi hanno deciso – dice don Giovanni -, sono nelle mani del Signore.”
Ma la gente non è d’accordo “Padre Giovanni ha avuto un ruolo importante per il paese, è triste che lo vogliono allontanare – dice una fedele -, lui ha fatto di tutto, le messe in inglese, le sue attività nel paese erano tantissime, attivissimo dappertutto, faceva assistenza a chiunque lo chiedesse dappertutto e a qualsiasi orario. E’ stato vicino ai fedeli in ogni occasione, era amato da tutti.”
Artefici della decisione, perché vorrebbero un parroco positanese, alcuni positanesi pare con l’ausilio del vescovo positanese a Roma, Monsignor Ernesto Mandara, che sarebbe intervenuto presso l’arcivescovo Monsignor Orazio Soricelli. Qualche sentore dell’intervento del vescovo Mandara sulle vicende positanese si è avuto durante l’omelia funebre a don Raffaele Talamo che, secondo alcuni, avrebbe messo in risalto anche alcune note negative nella conduzione della parrocchia, nel senso della gestione soprattutto degli affari materiali, queste sarebbero state condivise, in qualche modo, da don Giovanni. Probabile però che vi siano state pressioni anche sullo stesso vescovo da parte di alcuni che avrebbero voluto un suo intervento per un parroco italiano e possibilmente positanese, cosa che, a questo punto, è quasi sicura.
Ma non tutto il paese non voleva don Giovanni come parroco. “Don Giovanni ci è stato vicino con grande amore, vorremmo che rimanesse – dicono i positanesi -, credo che non ci sarebbe stato comunque niente di male avere un parroco straniero per una località internazionale come Positano, comunque era straordinariamente utile, sia ai locali con la sua enorme disponibilità e dolcezza, sia per gli stranieri che potevano, con le sue messe in inglese, avere la possibilità di pregare nella loro lingua. Speriamo che lo facciano rimanere anche come viceparroco, ci è stato vicino per un decennio e lo volevano tutti bene. Non possiamo che dirgli grazie per quello che ha fatto.”
Michele Cinque
|