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PROTESTA SBARCHI A POSITANO
27/09/2005 - Positano. La protesta di Positano è arrivata sul Tg2 delle 13 domenica scorsa. Un successo mediatico per un piccolo comune di poco più di 3.000 abitanti e quindi nessun peso politico, Positano può puntare solo sulla sua immagine internazionale e la protesta del piccolo centro ha fatto il giro del mondo anche se nel paese non tutti si sono organizzati o erano d’accordo con lo sventolio delle lenzuola, che hanno sventolato praticamente solo pochi alberghi, mentre ha fatto scena uno striscione di venti metri esposto sulla Torre Civica per gridare metaforicamente il disappunto nei confronti di una situazione che ha messo in ginocchio Positano. Le corse invece di diminuire, come promesso dalla Regione, sono aumentate, gli interessi delle societa di navigazione sono altissimi e allora l’unico sistema è puntare sull’immagine che ha questo paese nel mondo, fra l’altro considerata patrimonio mondiale dall’Unesco. Domenica nella “perla” della Costiera è stata effettuata la manifestazione, organizzata dall’Amministrazione comunale assieme a Posidonia e alla locale associazione degli albergatori, mentre i battelli e i traghetti sbarcavano sul molo gli escursionisti. Resta il fatto che ancora una volta, dopo il consiglio comunale straordinario dello scorso giugno, tenuto sul piazzale del molo per sensibilizzare ancora di più le autorità e cercare di risolvere il sovraffollamento dei week-end, si è deciso di scendere in campo nuovamente per sollevare la questione. Che non è stata risolta neppure dalla task force, sotto la supervisione della Regione, che avrebbe dovuto studiare il problema e diminuire, man mano, gli accosti. “Abbiamo deciso di mettere in piedi la manifestazione solo adesso – ha sottolineato il sindaco Domenico Marrone – per lanciare un segnale forte nei confronti di chi dovrà predisporre, per il 2006, la nuova programmazione degli attracchi. La prossima estate non vogliamo assolutamente trovarci nella medesima condizione. Disponiamo di uno studio che analizza i flussi del 2004 e del 2005 e che fa un’attenta analisi del “carico” che può sopportare Positano. Secondo i risultati non possiamo superare le 1600 unità nelle tre ore critiche, in cui c’è la maggior richiesta di accosti, e cioè dalle 10 di mattina alle 13. Questi calcoli sono frutto di una sommatoria fra persone che giungono nella cittadina sia via mare che via terra. E nell’analisi sono stai presi in considerazione alcuni parametri importanti, come la larghezza della strade e della velocità media del pedone. E la conclusione alla quale sono arrivati gli esperti è che oltre alla soglia massima si arriva al fermo totale, pure del traffico pedonale.”
La soluzione è ancora lontana da trovarsi, ma si pensa anche al pedaggio. “Avrò un incontro con importanti amministrativisti – dice Marrone -, vedremo se possibile mettere un pedaggio e quali poteri abbiamo, di fatto contiamo sulla sensibilità di tutti i consiglieri regionali della Campania e punteremo su tutti senza distinzione di appartenenza politica affinchè ascoltino le nostre ragioni.”
Michele Cinque
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