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Positano incendiato deposito restauratore evacuato quartiere
03/10/2005 - Incendiato a Positano il deposito della ditta di restauro "Join Art Positano" di Giovanni Mandara nella notte fra sabato e domenica scorsa. Un deposito di circa 40 metri quadrati completamente distrutto con un'incendio che ha fatto evacuare due ristoranti e una pensione di Fornillo, sedato solo all'alba di domenica, verso le 7 di mattina. I danni ammontano a circa 150.000 euro, tenendo conto degli attrezzi, della legna pregiata e delle opere in restauro fra le quali il trono di San Vito che stava in restauro del valore di decine di migliaia di euro.
Un rogo scoppiato intorno a mezzanotte per cause ancora in via di accertamento e sul quale indagano ora i carabinieri della stazione di Positano, coordinati dal capitano Enrico Calandro e diretti dal maresciallo Giuseppe Flinio, i quali dovranno stabilire l'origine dell'incendio. Il deposito conteneva anche un elevato quantitativo di materiale infiammabile, tra cui solventi, vernici e collanti. Una miscela esplosiva che ha trasformato in un inferno il piccolo laboratorio di via Pasitea , dove per alcuni minuti si sono vissuti momenti di panico. Le fiamme, che lambivano la strada rotabile, hanno costretto i carabinieri della stazione di Positano e i vigili urbani a decretare la chiusura al traffico veicolare cosa che ha creato caos e difficoltà a turisti e residenti. Una disposizione che si è resa necessaria sia per la tutela della pubblica incolumità, sia per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso che hanno operato fino alle prime luci dell'alba. I primi ad intervenire gli uomini della Protezione Civile del Comune di Positano, poi i Vigili del Fuoco del distaccamento di Maiori, che hanno impiegato circa seimila litri d'acqua per spegnere completamente l'incendio, pare non abbiano riscontrato durante il sopralluogo indizi utili alle indagini condotte dai carabinieri, i quali hanno provveduto ad informare dell'accaduto anche l'autorità giudiziaria. I militari dell'Arma, hanno ascoltato il titolare della bottega Mandara che avrebbe riferito di aver subito nell'arco dell'anno numerosi furti e ha spiegato che la corrente elettrica era stata staccata per cui non poteva esserci un corto circuito. L'ora dell'incendio è all'incirca alle 23.30 la zona era semideserta perché contemporaneamente c'era la Festa del Pesce.. L'opera di spegnimento è continuata sino all'alba. Protezione Civile di Positano è dopo venti minuti, i vigili del Fuoco di Maiori sono arrivati dopo circa 45 minuti. Sono stati
utilizzati piu di 7000 litri d'acqua, quelli della protezione civile avevano solo 500 litri, ma gli stessi Vigili del Fuoco non avevano acqua a sufficienza e si sono serviti dell’acqua di un albergo vicino.
L’incendio è divampato dall’interno, all’esterno non c’erano tracce di incendio sul portone. Ma l'origine dolosa sembra essere supportata dai precedenti. Mandara, in attività da circa cinque anni, che si stava affermando nel campo del restauro a Positano, ha già subito diversi atti che possono lasciare pensare ad un'eventuale origine dolosa dell'incendio. Nell'arco dell'ultimo anno ha subito prima un furto di una tagliapunti, rubata negli uffici del Comune di Positano, dove stava lavorando, in pieno giorno, poi diversi attrezzi, fra cui un compressore, nella sua proprietà alla Garitta, inoltre il tirabattente con una scala sulla strada in Via Guglielmo Marconi, la Strada Statale Amalfitana. Inoltre, alle 11,25 c'è stata una persona che è passata dal deposito senza vedere segni di fuoco. Dopo cinque minuti il magazzino già divampava dalle fiamme. C'è una finestrina a circa due metri e mezzo dalla quale si poteva lanciare un ordigno incendiario. Per quella colposa propende chi ritiene che vi sia stato un corto circuito. In questi giorni ci saranno gli accertamenti tecnici.
Michele Cinque
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